il Punto Coldiretti

Fitofarmaci, ok all’uso d’emergenza dei prodotti per olivo, ciliegie, barbabietola e kiwi

La Commissione consultiva dei prodotti fitosanitari istituita presso il Ministero della Salute ha concesso  l’uso d’emergenza per una serie di prodotti:  Chlorotalonil (clortosip 500 G)/ per la cercospora della barbabietola da zucchero;  Spinosad (spintor fly e tracer fly)/ per la mosca delle ciliegie; Acibenzolar (bion 50 WG)/ per la batteriosi dell’actinidia; Pyraclostrobin (insigna)/ per la lebbra dell’olivo; Tebuconazolo e Tryfloxistrobin (flint max)/per la lebbra dell’olivo.

Il ricorso agli usi di emergenza è motivato dal fatto che le patologie delle colture sopra indicate non sono debellabili con i fitofarmaci presenti sul mercato e, quindi, in via straordinaria occorre autorizzare per un periodo di 120 giorni l’impiego di tali sostanze attive che, attualmente, non sono registrate per diverse ragioni.

Del resto, a causa dei diversi processi di revisione da parte della Commissione Ue dei fitofarmaci, da circa 1000 molecole disponibili per la lotta fitopatologia circa 10 anni fa, oggi le imprese agricole possono contare su non più di 200 principi attivi. Tale situazione sta arrecando notevoli difficoltà all’agricoltura italiana soprattutto per quanto concerne le “colture minori” che rappresentano una quota importante delle produzioni ortofrutticole italiane, ma anche per prodotti di eccellenza dell’agroalimentare italiano quale ad esempio il riso.

Coldiretti, pertanto, ha segnalato tale problematica sia al Ministero della salute che al Ministero delle Politiche Agricole trovando ampio consenso rispetto alla necessità di utilizzare tutti gli strumenti offerti dalla normativa comunitaria, da poco entrata in vigore in materia di fitofarmaci, per rispondere con maggiore tempestività alle esigenze agronomiche delle imprese agricole che altrimenti rischiano di essere svantaggiate sul piano concorrenziale rispetto agli Stati membri dell’Ue.
 
La perdita di competitività è, soprattutto, verso i paesi terzi dove sono ancora autorizzate molecole altamente tossiche per l’uomo e l’ambiente che consentono di produrre alimenti a prezzi inferiori avendo bassissimi standard di qualità e di sicurezza alimentare rispetto alle produzioni italiane che eccellono, invece, nel mondo proprio su questi aspetti visto che il 99,97% dell’ortofrutta italiana convenzionale presenta o zero residui di antiparassitari o comunque una percentuale minima nettamente al di sotto delle soglie previste dal Ministero della salute e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Tale consapevolezza non è ancora sufficientemente diffusa tra i consumatori che dovrebbero orientare la loro scelta verso l’acquisto di ortofrutta italiana che presenta caratteristiche di sicurezza alimentare decisamente superiori rispetto a quella importata. Intanto prosegue l’aggiornamento  dei provvedimenti di autorizzazione e revoca dei prodotti fitosanitari. Scarica l’elenco dei nuovi prodotti autorizzati.

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