il Punto Coldiretti

Cibo e agroalimentare: valori, tendenze e politiche

Qual è il valore strategico dell’agroalimentare e di quale supporto da parte del sistema bancario italiano hanno bisogno le imprese agricole per crescere sui mercati nazionali ed esteri in termini di competitività, investimenti e resilienza alla transizione verde e digitale del prossimo decennio?

È a partire da questa domanda che è stato inaugurato giovedì 18 febbraio 2021 il primo di un ciclo di seminari a distanza prodotto da Inipa Coldiretti Education per l’istituto bancario Monte dei Paschi di Siena.
A questo primo appuntamento sono stati invitati come relatori il Presidente dell’Istituto Ixè Roberto Weber, il Prof. Felice Adinolfi dell’università di Bologna e il dottor Alessandro Apolito, Capo Area Legislativa e Relazioni Istituzionali Coldiretti.
Il cibo è infatti una leva importante di sviluppo e di identità per l’Italia, e le imprese agricole e l’industria alimentare possono essere uno dei protagonisti principali per affrontare la ricostruzione del Paese post pandemia.

Nel seminario i relatori hanno inquadrato il rapporto tra agricoltura e società, per poi affrontare il tema dell’economia circolare ed il ruolo del sistema bancario in questo nuovo scenario.

Secondo i dati forniti dall’istituto Ixè, gli italiani ritengono che ciò che rappresenta di più l’Italia nel mondo è il cibo e che i migliori garanti della salubrità dei prodotti alimentari sono proprio quelli di origine nazionale e quelli acquistati direttamente dai produttori agricoli .
L’analisi di scenario del prof Adinolfi ha mostrato che in Italia non cresce solo l’export dei prodotti alimentari, ma anche il numero di occupati nel settore agroalimentare e, tra questi, in particolare giovani e donne.
Inoltre, l’Italia è in vetta alla classifica europea per i prezzi all’export di formaggi, olio d’oliva e salumi, espressione del posizionamento della qualità del cibo italiano; a ciò si aggiunge che siamo il primo esportatore mondiale di conserve di pomodoro, pasta e salumi.
Nonostante la costante riduzione nell’utilizzo di fitofarmaci e concimi chimici rispetto a 10 anni fa, la produttività per ettaro dell’agricoltura italiana continua a migliorare e rimanere al vertice in Europa.

È quindi evidente quanto il settore agroalimentare sia già in viaggio verso quella transizione ecologica parte del Green Deal europeo e del passaggio ad un’economia pulita e circolare.
Le sfide europee del Recovery and Resilience Plan e del Next Generation EU sono ambiziose proprio perché rimettono le persone al centro dell’economia in termini di prosperità e benessere, di innovazione digitale del sistema imprenditoriale, di investimenti verdi e cura del pianeta, nonché di formazione per la crescita del capitale umano.
In questo nuovo scenario economico le banche possono avere un ruolo centrale perché rimangono gli interlocutori di riferimento per le imprese che vogliono investire in innovazione e sostenibilità.

 

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