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Filiere d’Italia: le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene

Il secondo incontro di formazione territoriale di Inipa Coldiretti Education per Monte Paschi di Siena si è focalizzato sulla provincia di Treviso e, in particolare, le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, il paesaggio colturale costituito dalle tipiche “rive”, vigneti posti in verticale sui fianchi scoscesi e ripidi delle colline, patrimonio dell’Unesco dal 2019.

La regione Veneto ha un forte apparato agroindustriale dal valore di circa 4 miliardi e 600 milioni di euro. Le filiere maggiormente significative sono proprio quelle della vitivinicoltura, e poi della zootecnia e dei cereali.

La vitivinicoltura occupa una superfice di circa 95 mila ettari e mostra una grande capacità logistica per la distribuzione e l’esportazione e di valorizzazione dei prodotti sul mercato.

La produzione vitivinicola veneta è, infatti, prima in Italia in termini di valore economico.

L’area trevigiana, che comprende oltre 30 mila ettari di terreno coltivati a vigneto, è tra le province italiane più vitate in assoluto.

L’inizio della produzione del Prosecco storicamente ha origini antiche e risale a fine ‘700. Inoltre, in quest’area nasce la prima scuola enologica d’Italia.

Sono più di duemila le aziende di produzione di Prosecco, rappresentate da piccole e medie imprese spesso riunite in cooperative.

L’indotto economico è molto consistente: la sola produzione di Prosecco nell’area di Conegliano e Valdobbiadene vale 560 milioni di euro. Il 52% delle vendite è in Italia, il 48% del valore proviene dall’export.

A raccontare le sfide presenti e future delle imprese del territorio che operano nella filiera sono due imprenditori.

Marika Sanzovo, giovane imprenditrice della Cantina Somasot, da 35 anni produttori di Prosecco, ha aperto la sua impresa alla multifunzionalità cogliendo a pieno le potenzialità  del lancio turistico della zona degli ultimi anni che ha visto l’apertura di strutture di ospitalità e attività del turismo eno-gastronomico come visite alle cantine e percorsi di degustazione.

Anche Fabio Piccolin, della Cantina Piccolin, azienda familiare che opera nella produzione vitivinicola da 4 generazioni, ha saputo avvantaggiarsi di questo trend, che coinvolge turisti italiani e stranieri,  aprendo la cantina alle attività agrituristiche.

L’obiettivo è quello di portare i visitatori a conoscere il territorio e riconoscere il prodotto di qualità, trasformandoli in clienti e “sfidando” i grandi marchi che, con intense attività di marketing, riescono a penetrare il mercato estero più facilmente.

L’enoturismo rappresenta, dunque, per il territorio di Conegliano e Valdobbiadene una vera opportunità ed potrebbe essere interessante potenziare l’attività di rete dei piccoli imprenditori e offrire esperienze complete ai clienti attraverso attività di promozione turistica, narrazioni del territorio condivise e un coinvolgente storytelling della produzione di Prosecco.

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