Inipa, l’importanza della formazione nel nuovo panorama agricolo
Il settore agricolo è stato protagonista negli ultimi anni di un processo di profonda evoluzione economica e sociale che, attraverso l’innovazione e una nuova concezione dell’attività agricola, ne ha in qualche modo ridefinito i lineamenti. Nuove professioni, nuove tecnologie, nuovi ambiti, diventati – nell’ottica della multifunzionalità – parte integrante dell’attività agricola, hanno contribuito a rendere il comparto giovane, moderno e soprattutto aperto a prospettive nuove, cariche di potenzialità imprenditoriali. In questo contesto così dinamico, l’attività di formazione professionale ha assunto un rilievo sempre più centrale, destinata sia direttamente agli imprenditori che necessitano di competenze molto articolate e in continuo cambiamento, sia alle figure professionali che offrono consulenza e sostegno, non essendo più rivolta soltanto all’approfondimento delle conoscenze utili a valorizzare l’impresa ma anche e soprattutto a fornire le competenze specifiche necessarie a ricoprire i nuovi ruoli (si pensi ad esempio al profilo dell’Innovation Advisor). A dimostrazione di quanto detto, l’accresciuto interesse rivolto alla formazione emerge da un’indagine dell’istituto Ixé da cui si rileva che negli ultimi tre anni il 59% degli imprenditori agricoli soci Coldiretti ha frequentato un corso di formazione e questa percentuale tra gli imprenditori giovani (under 34) sale al 78%. La stessa ricerca evidenzia come anche la propensione a svolgere corsi di formazione segua lo stesso trend, per cui la prassi cala al crescere dell’età: tra gli imprenditori under 34, infatti il 78% sarebbe disposto a seguire personalmente o a far seguire ai suoi collaboratori corsi di formazione, la percentuale scende al 76% tra i 35 e i 54 anni e al 74% fra gli over 54. L’importanza attribuita dai giovani alla formazione appare anche dal dato relativo al fabbisogno di competenze ritenute necessarie a migliorare la conduzione dell’azienda, laddove gli under 34, interrogati su quali fossero le conoscenze e competenze maggiormente utili ad ottimizzare la loro attività imprenditoriale, hanno indicato mediamente quasi 5 ambiti di interesse a fronte dei 2 individuati dagli intervistati di età compresa fra i 35 e i 54 anni e ancor meno di 2 fra gli over 54. Tra i temi più citati, l’innovazione in agricoltura, l’informatica, l’agricoltura di precisione, i nuovi finanziamenti, l’e-commerce, l’export e il bio. (Indagine Ixé condotta su un campione di 2147 soci Coldiretti nel periodo in settembre 2020). Inipa ha assecondato le esigenze di aggiornamento e innovazione di questa nuova agricoltura, interpretando il cambiamento e sostenendolo attraverso un’importante azione formativa che spazia tra diversi ambiti di intervento: dai corsi di alta specializzazione per l’imprenditorialità in campo gastronomico, alla realizzazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro in agricoltura; dalla formazione per i nuovi Consulenti per l’Innovazione (best practice di interesse europeo), alla formazione strategica per le risorse del sistema Coldiretti; dagli eventi per la divulgazione e informazione, ai progetti pilota di formazione, ricerca e sviluppo. Un’attività che ha condotto la sola sede nazionale dell’Ente a realizzare negli ultimi tre anni ben 214 iniziative formative, con 7.105 partecipanti su tutto il territorio nazionale per un totale di 147.179 ore effettuate. Con la risposta che Inipa ha saputo dare alle richieste generate dalla accresciuta versatilità del comparto agricolo, l’Istituto ha consolidato il suo ruolo di riferimento nel sistema nazionale ed europeo della formazione, capace di cogliere gli spunti del cambiamento, valorizzarli e rilanciarli sotto forma di opportunità professionali. |