il Punto Coldiretti

L’economia della conoscenza: l’importanza dell’informazione e le misure a sostegno

Nella formazione “Donne Audaci: alla guida dell’agricoltura di domani” Inipa Coldiretti Education ha invitato Riccardo Fargione, del Centro Studi Divulga, per parlare di “economia della conoscenza” espressione coniata dall’economista Peter Drucker che ha definito un nuovo paradigma per cui quando il processo decisionale aziendale si basa sull’elaborazione e sull’utilizzo dei dati genera valore e vantaggio competitivo per l’impresa.

La conoscenza nel decision making è generativa di produttività (si stima >5%) e di profittabilità (si stima >6%) a tutti i livelli dell’organizzazione. Un trend confermato anche dai dati della Banca d’Italia che evidenziano come livelli di conoscenza superiori tendano ad aumentare l’efficienza produttiva e il livello del Pil.

E’ arrivato il momento anche per le Pmi di approfondire le competenze in tema di analytics e investire sulle tecnologie dell’informazione.

Il processo decisionale basato sui dati (Data-Driven Decision Making – DDDM) è l’utilizzo di elementi concreti, metriche e dati per orientare il processo decisionale aziendale in linea con mission e vision aziendale, con l’obiettivo di generare vantaggio competitivo.

L’investimento sui big data (grandi mole di dati la cui analisi fornisce informazioni strategiche) è cresciuto notevolmente negli ultimi anni, ma concentrato tra i grandi gruppi aziendali. Analizzare grandi moli di dati permette di generare nuova conoscenza utile per prendere decisioni consapevoli. Dalla personalizzazione dei rapporti con il cliente all’efficientamento dei processi produttivi, passando per la gestione dei flussi e delle emergenze, i Big Data Analytics hanno un impatto in tutti i processi.

Le Pmi si muovono più lentamente a causa della difficoltà di reperire e attrarre le giuste competenze e dagli investimenti limitati.

La Politica agricola comune (Pac) sostiene lo sviluppo di conoscenza nel settore agricolo attraverso il supporto di diverse Misure.

In particolare i Piani di Sviluppo Rurale (PSR) prevedono alcune misure specifiche per sostenere gli obiettivi di conoscenza e innovazione. In particolare, si trovano misure di finanziamento per formazione (Misura 1) e condivisione di esperienze imprenditoriali, consulenza specialistica (Misura 2), cooperazione e partnership su progetti innovativi (Misura 16).

Proprio su quest’ultima misura, Coldiretti presta attenzione a questa visione basata sul modello Akis (Agricultural Knowledge Innovation System), un modello che ha l’obiettivo di rappresentare un catalizzatore dei sistemi di consulenza ed innovazione con il fine di ottimizzare l’attuazione della Pac per realizzare un’agricoltura smart, orientata al futuro, sostenibile e competitiva.

Grazie alla collaborazione con il Centro Studi Divulga, Coldiretti sta accrescendo questo processo tramite l’analisi di dinamiche di produzione e consumo, trend economici e politici, orientamenti sociali e culturali, per designare strategie d’azione concrete.

 

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi