il Punto Coldiretti

Lavoro, imprese rosa protagoniste della crescita

“Le donne condizione di crescita” è stato il tema al centro dell’incontro organizzato a Palazzo Montecitorio con la partecipazione di Coldiretti Donne Impresa per fare una fotografia delle donne che lavorano, che producono e che fanno reddito. Il tutto con un focus sull’aumento del tasso di occupazione femminile che risulta cruciale, non soltanto nel senso di generare un’economia inclusiva ma anche con un approccio che vede la partecipazione femminile all’imprenditoria come elemento di crescita economica.

Le donne hanno conquistato nel mondo del lavoro un posto, dapprima in quei settori che sembravano più congeniali all’attività femminile, poi in ambiti che per molto tempo sono stati riservati esclusivamente agli uomini.
La legge ha equiparato nel lavoro uomini e donne ma non ha potuto cancellare delle differenze di fondo che esistono tra i due sessi sul piano umano, culturale, psicologico e sociale. Il vero problema non è infatti, quello di agevolare le donne rispetto ai colleghi dell’altro sesso, cosa che suonerebbe ingiusta e essa stessa rispondente ad una logica maschilista, quanto quello di tutelare la famiglia, assicurando le condizioni indispensabili al suo benessere.

Il tasso di occupazione femminile resta distante da quello maschile, al 46,8 per cento, con un divario di 18,1 punti. Anche se la distanza tra i due tassi è in graduale diminuzione (negli ultimi anni anche per la maggiore permanenza nel mercato del lavoro delle senior dovuta alle riforme pensionistiche e per la concentrazione delle donne nei settori meno colpiti dalla crisi), resta molto ampia soprattutto nel Mezzogiorno.

Il gender gap ovvero il divario di genere sta piano piano assottigliandosi, il fattore determinante più importante per la competitività di un Paese è il talento umano. Le donne costituiscono la metà de talento potenziale. Aumentare la presenza delle donne nei luoghi di lavoro è importante, ma non basta se non porta anche a nuove politiche di conciliazione e a un modo nuovo di lavorare – da cui possono trarre beneficio tutti, anche gli uomini.
Tutte le difficoltà che le donne si sono trovate costrette ad affrontare le hanno rese forti e oggi sono forse abbastanza mature per cambiare i tempi e contribuire alla costruzione di un società a dimensione umana.

Una donna moderna, insomma, quella che il convegno ci raccontato, molto più protagonista di ieri, che non si nasconde i problemi ancora aperti ed ha la grinta per affrontarli. Una donna attiva, che guarda al suo domani con fiducia.

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