il Punto Coldiretti

Lotta ai nematodi del tabacco, autorizzato l’uso d’emergenza del Fluopyram

Il Ministero della Salute ha accolto l’istanza di Coldiretti con la quale è stato chiesto l’uso d’emergenza del Fluopyram come nematocida per il tabacco contro i nematodi galligeni (Meloidogyne incognita) e cisticoli (Heterodera tabacum) per un periodo di 120 giorni a partire dal 6 giugno 2016 (fino al 3 ottobre 2016).

Il Fluopyram è una molecola attualmente già registrata come nematocida su una serie di colture ortofrutticole (melanzana, peperone, cetriolo, cetriolino, zucchino, melone, cocomero, zucca per uso in serra).  Sul tabacco il prodotto si usa in pieno campo. Occorre trattare il terreno per irrorazione e incorporazione tramite irrigazione a goccia con manichetta forata secondo i seguenti tempi: in epoca di pre-trapianto 0,625 L/ha, 1 applicazione l’anno con un quantitativo di acqua pari a 200-1000 l/ha.

Il trattamento va effettuato da 0-3 giorni prima del trapianto. In post trapianto, la dose è la stessa, sempre una volta l’anno, ma con un quantitativo di acqua di 2000-6000 litri/ha. Il trattamento è previsto 1-3 giorni dopo il trapianto.

La sostanza reca benefici alle radici delle colture e riduce gli attacchi dei nematodi. Benché si applichi un dosaggio relativamente basso, il Fluopyram presenta un effetto a lungo termine. I ricercatori hanno, quindi, scoperto che questa sostanza può avere un duplice effetto fungicida e nematocida allo stesso tempo, con indubbi vantaggi sia per gli agricoltori che per i consumatori.

Tale sostanza consente di interrompere il meccanismo di autoalimentazione dei nematodi perché, come ogni altro organismo vivente, questi necessitano di energia. Essi sopravvivono perché le loro cellule producono molecole di adenosina trifosfato. E’ grazie a questo fonte di energia cellulare che questi organismi possono respirare, digerire cibo, muoversi e riprodursi. Il Fluopyram interferisce con questi processi nel prevenire la formazione di Atp.

Il risultato è che i nematodi si paralizzano, restano immobili, e poi finalmente muoiono. La sostanza inibisce, inoltre, il primo stadio di sviluppo dei nematodi. Le uova si schiudono più tardi e la crescita della generazione successiva di nematodi si interrompe.

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