il Punto Coldiretti

Mais e diabrotica, l’Ue cambia le regole per la difesa fitosanitaria

La Commissione Europea ha deciso, rispettivamente con la direttiva di esecuzione 2014/19/Ue  e la decisione di esecuzione 2014/62/Ue, di revocare il riconoscimento della Diabrotica virgifera virgifera Le Conte quale organismo nocivo regolamentato con lo stato di quarantena, sopprimendolo dall’allegato I della direttiva 2000/29/CE del Consiglio e di abrogare la decisione 2003/766/CE. E’ già alla Conferenza Stati Regioni il provvedimento di modifica del DM 8 aprile 2009 che sarà approvato a breve.

Come è noto la diabrotica è una specie alloctona di insetto parassita del mais che si è diffusa e stabilita in oltre la metà delle aree di coltivazione di tale coltura nell’Ue ed in Italia ha un’ampia diffusione. Le misure intese a prevenire la propagazione della Diabrotica nell’Unione, adottate in applicazione della decisione 2003/766/CE della Commissione , si sono rivelate inefficaci.

Sulla scorta di una valutazione d’impatto, inoltre, non è possibile perseguire l’obiettivo dell’eradicazione di questo parassita dal territorio dell’Unione, né prevenirne l’ulteriore propagazione nelle aree attualmente indenni da tale organismo nocivo.

Con la raccomandazione della Commissione del 6 febbraio 2014 (in GU UE L38 del 7/2/2014) si invitano gli Stati membri a tener conto dei principi generali di difesa integrata di cui all’allegato III della direttiva 2009/128/CE relativa all’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, per il controllo della Diabrotica virgifera virgifera

Gli Stati membri dovrebbero garantire che gli orientamenti specifici per coltura o settore ai fini della difesa integrata concernenti la Diabrotica, elaborati dalle autorità pubbliche o dalle organizzazioni che rappresentano gli utilizzatori professionali e destinati ai produttori di mais e agli utilizzatori professionali di prodotti fitosanitari, siano in linea con le norme sull’uso corretto di prodotti fitosanitari di cui all’articolo 55 del regolamento (CE) n. 1107/2009.

Ai metodi chimici dovrebbero essere preferiti metodi biologici sostenibili, mezzi fisici e altri metodi non chimici, se consentono un adeguato controllo degli organismi nocivi. Il controllo della Diabrotica da parte degli utilizzatori professionali dovrebbe, pertanto, essere perseguito o favorito mediante le seguenti azioni: rotazione colturale, visto che gli studi scientifici hanno dimostrato essere la tecnica più efficace per rallentare la propagazione del parasssita e per ridurne gli effetti; ricorso ad agenti di controllo biologici; adeguamento della data di semina del granturco per evitare che la germinazione coincida con la schiusa delle larve; pulitura delle macchine e attrezzature agricole e rimozione di piante spontanee di granturco nonché adozione di altre misure igieniche.

Si dovrebbe preferire la rotazione colturale alla luce della sua elevata efficacia per il controllo della Diabrotica e dei suoi benefici a livello ambientale e agronomico a lungo termine. Tutte le misure dovrebbero essere accompagnate da un monitoraggio della presenza della Diabrotica al fine di individuare l’esigenza e la tempistica adeguata per l’adozione di misure di protezione. Gli Stati membri dovrebbero assicurare che il monitoraggio efficace della popolazione di Diabrotica sia effettuato ricorrendo a metodi e strumenti adeguati.

A livello regionale dovrebbero essere stabiliti valori soglia scientificamente attendibili relativi alla popolazione di Diabrotica, in quanto si tratta di elementi essenziali ai fini del processo decisionale in merito all’applicazione di eventuali misure di controllo.

Secondo la raccomandazione comunitaria gli Stati membri dovrebbero: assicurare, conformemente all’articolo 14, paragrafo 2, della direttiva 2009/128/CE, che gli utilizzatori professionali di prodotti fitosanitari dispongano di informazioni e di strumenti per il monitoraggio della Diabrotica; garantire che i servizi di consulenza sulla difesa integrata, come disposto dall’articolo 14, paragrafo 2, della direttiva 2009/128/CE, forniscano a tutti gli utilizzatori professionali di fitosanitari anche una consulenza specifica sul controllo della Diabrotica; istituire incentivi appropriati per incoraggiare gli utilizzatori professionali ad applicare gli orientamenti specifici per coltura o settore; garantire l’accesso di tutti gli utilizzatori professionali di prodotti fitosanitari a una formazione sul controllo sostenibile della Diabrotica (la Commissione Ue auspica che  le disposizioni di cui alla presente raccomandazione diventino parte integrante della formazione garantita dagli Stati membri ai sensi del Piano Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari); promuovere lo sviluppo tecnologico degli strumenti atti al controllo sostenibile della Diabica e la ricerca in tale ambito.

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