il Punto Coldiretti

Nuova fumata nera per la riautorizzazione del glifosato, l’Ue deciderà entro il 30 giugno

Gli Stati membri dell’Ue hanno respinto la proposta di concedere un‘estensione limitata dell’impiego del glifosato. il quale, se non si raggiunge un accordo entro il 30 giugno, rischia di non poter più essere immesso in commercio.  Sette stati membri si sono astenuti tra cui Italia, Germania e Francia nel voto di lunedì 6 giugno, 20 hanno votato a favore e solo Malta ha espresso voto contrario.

I dati contrastanti sul rischio di cancerogenicità del prodotto sono al centro di una disputa tra l’Unione e i politici americani ricercatori e esperti di legislazione sulla registrazione dei fitofarmaci. La Commissione Ue, dopo non essere riuscita a raggiungere in ben due precedenti riunioni, la proposta di rinnovo del glifosato per 15 anni ha proposto una durata limitata da 12 a 18 mesi per consentire agli esperti del mondo scientifico di acquisire maggiori dati.

Oltre all’estensione della durata la proposta di decisione prevede restrizioni su quando e come usare il glifosato.  Intanto, l’Agenzia dell’UE per i prodotti chimici (ECHA) dovrebbe essere in grado nei prossimi mesi di dare maggiori chiarimenti circa l’impatto sulla saluta del prodotto fitosanitario.

Nonostante il compromesso, la proposta non ha raggiunto la maggioranza qualificata in quanto il sostegno da parte degli Stati membri deve rappresentare almeno il 65% della popolazione comunitaria, al fine di poter adottare la proposta di decisione.

La Commissione discuterà di nuovo della questione. Se non si riesce a raggiungere la maggioranza, può sottoporre la sua proposta ad un comitato politico di rappresentanza dei 28 paesi membri entro un mese. Se di nuovo non dovesse essere presa alcuna decisione, la Commissione può adottare la propria proposta. In ogni caso i singoli Stati membri, anche qualora l’autorizzazione del glifosate dovesse essere rinnovata, possono sempre decidere di non consentirne l’impiego a livello nazionale.

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