Pac, la Corte dei Conti Ue boccia il greening
La Corte dei Conti Ue boccia il greening. Nell’ambito delle attività di valutazione svolte dall’organismo europeo, è stata pubblicata la relazione dal titolo “L’inverdimento: un regime di sostegno al reddito più complesso, non ancora efficace sul piano ambientale”. Nel documento sono riportati i risultati degli audit della Corte sul greening. Il quesito principale degli audit era se l’inverdimento fosse una misura effettivamente in grado di migliorare le performance della Pac sul piano ambientale e climatico. Per arrivare ad una valutazione, sono stati esaminati i seguenti aspetti: la logica di intervento, l’esistenza di valori-obiettivo di inverdimento chiari e sufficientemente ambiziosi e le motivazioni alla base della dotazione finanziaria destinata a tale politica; i benefici che si ritiene possano derivare dall’inverdimento sul piano ambientale e climatico; la complessità che l’inverdimento aggiunge alla Pac. Nel complesso, la Corte è giunta alla conclusione che è improbabile che l’inverdimento, così come viene attualmente applicato, possa migliorare in maniera significativa la performance della Pac in materia di ambiente e di clima. E’ emerso che la Commissione non ha sviluppato una logica di intervento completa per il pagamento verde, né ha stabilito valori-obiettivo ambientali chiari e sufficientemente ambiziosi che possano essere da questo conseguiti. Inoltre, la dotazione di bilancio assegnata all’inverdimento non è giustificata dal contenuto ambientale della politica in questione. Il pagamento verde rimane, sostanzialmente, un regime di sostegno al reddito. La Corte ha anche riscontrato che è improbabile che l’inverdimento apporti benefici significativi per l’ambiente e per il clima, principalmente a causa dell’effetto inerziale che inficia la politica perseguita. Si stima, in particolare, che i cambiamenti apportati dall’inverdimento alle pratiche agricole interessino soltanto il 5 % circa di tutte le superfici agricole dell’Ue. Infine, è stato rilevato che i probabili risultati della politica non giustificano la notevole complessità che l’inverdimento aggiunge alla Pac. Tale complessità deriva in parte da sovrapposizioni fra l’inverdimento e altri strumenti ambientali, fra cui le norme relative alle buone condizioni agronomiche e ambientali del terreno (BCAA). Nella relazione, la Corte afferma che è improbabile che i pagamenti destinati ad incoraggiare gli agricoltori ad adottare pratiche più rispettose dell’ambiente migliorino in misura significativa la performance della Politica agricola comune in materia di ambiente e di clima. Ovviamente l’analisi ha portato alla formulazione di raccomandazioni da attuare con la prossima riforma della Pac. Con la seconda raccomandazione, invece, la Corte indica che la Commissione dovrebbe analizzare e tracciare un bilancio dell’attuazione della Politica agricola attuale. Nel definire la propria proposta, la Commissione dovrebbe attenersi ai seguenti princìpi: Di fatto, la Relazione con le sue raccomandazioni individua degli aspetti che dovranno essere affrontati nella prossima programmazione. Tuttavia, dovranno essere previste misure flessibili e semplici per gli agricoltori che consentano di raggiungere gli obiettivi ambientali della Pac. Per maggiori approfondimenti, scarica la Relazione della Corte dei Conti al seguente link: https://goo.gl/KH7Usp. Consulta il sito http://www.terrainnova.it/ e scarica l’App TerraInnova al seguente link https://goo.gl/7JBY1G. |
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