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Pensione più vicina per le coltivatrici che scelgono il contributivo

Si chiama “opzione donna” la sperimentazione introdotta nel 2004 dalla cosiddetta Riforma Maroni che offre alle sole lavoratrici la possibilità di ottenere la pensione di anzianità con 35 anni di contributi e 58 anni di età, se autonome e 57 anni di età, se dipendenti.
A chi esercita tale scelta si applicano: dal 2013 le disposizioni in materia di adeguamento alla speranza di vita pertanto all’età anagrafica richiesta si devono aggiungere per il pensionamento tre mesi in più (lavoratrici autonome coltivatrici dirette, artigiane e commercianti: 35 anni di contributi e 58 anni di età e tre mesi; lavoratrici dipendenti 35 anni di contributi e 57 anni di età e tre mesi); il regime delle finestre pensionistiche con la conseguenza che la pensione per le autonome decorrerà trascorsi 18 mesi dalla maturazione dei requisiti, 12 mesi per le dipendenti.

La condizione per essere ammesse al beneficio consiste nell’accettare che la pensione venga calcolata interamente con il sistema contributivo. Il riferimento al sistema contributivo riguarda soltanto le regole di calcolo.  In particolare, in presenza dei requisiti reddituali, a tali pensioni si applica l’integrazione al trattamento minimo, nonostante tale beneficio non sia in generale applicabile alle pensioni contributive.

Finalità della opzione donna è consentire l’accesso alla pensione secondo condizioni più favorevoli. Pertanto, è esclusa l’ammissione a tale deroga, per coloro che abbiano già perfezionato il diritto al trattamento pensionistico di vecchiaia o di anzianità o che siano destinatarie di altre salvaguardie.

La possibilità di optare è subordinata alla condizione che la decorrenza del trattamento pensionistico si collochi entro il 31 dicembre 2015. Di conseguenza, al momento sarà limitata alle donne che, se autonome, hanno compiuto i requisiti prescritti entro il mese di febbraio 2014, e se dipendenti, entro il mese di agosto 2014, dato che vanno aggiunti all’età anagrafica richiesta anche i 3 mesi dell’aspettativa di vita.

A seguito delle recenti riforme pensionistiche e l’innalzamento dell’età pensionabile di vecchiaia delle donne, l’esercizio dell’opzione al sistema contributivo in molti casi può rivelarsi molto vantaggioso.

Pertanto per una consulenza personalizzata invitiamo tutte le interessate a rivolgersi al Patronato Epaca. I nostri operatori forniranno gratuitamente tutta l’assistenza necessaria, verificando la presenza dei requisiti previsti dalla normativa vigente e consentendo così di valutare l’effettiva convenienza all’utilizzo di tale opzione.
Per conoscere l’ufficio Epaca più vicino, si può telefonare al numero verde 800.667711 o visitare il sito Internet http://www.epaca.it/.

 

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