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Bonus a lavoratori e pensionati: in arrivo 200 euro a luglio

 

E’ atteso da milioni di lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati il Bonus di 200 euro annunciato dal Governo lo scorso 2 maggio. E’ tra le misure disposte dal decreto Aiuti per contrastare gli effetti dell’inflazione, ad aprile del 6,2%, aggravati dal conflitto in Ucraina.

Il Decreto, approvato dal Consiglio dei ministri, è ora all’esame del Governo in attesa di essere approvato definitivamente. 14 i miliardi stanziati. Tra le novità, appunto l’indennità una tantum stabilita in misura fissa, chiamata Bonus 200 euro, destinata a lavoratori dipendenti, pensionati, disoccupati, lavoratori autonomi e professionisti a condizione che abbiano un reddito annuo lordo non superiore a 35 mila euro. Il limite di reddito sotto il quale scatta il bonus è uguale per tutte le categorie beneficiarie.

Manca l’ufficialità, ma ecco a grandi linee cosa prevede la bozza che sta circolando al momento in rete e il cui testo potrebbe subire modifiche in attesa della pubblicazione in Gazzetta.

Il bonus ai lavoratori dipendenti

L’accredito dei 200 euro sarà effettuato direttamente nella busta paga di luglio e sarà quindi riconosciuto automaticamente dal datore di lavoro ai dipendenti con reddito sotto i 35 mila euro, salvo poi essere recuperato tramite trattenute mensili in busta paga, vale a dire in otto rate di pari importo (25 euro ciascuna), qualora dalle verifiche effettuate in sede di conguaglio risulti non dovuto.

Il bonus ai pensionati

Il bonus sarà riconosciuto d’ufficio dall’Inps con la mensilità di luglio ai titolari di pensione con decorrenza entro il 30 giugno 2022 e reddito personale complessivo non superiore a 35 mila euro lordi annui. Per il diritto all’indennità si terrà conto dei redditi di qualsiasi natura, compresi quelli esenti da imposta o soggetti a ritenuta alla fonte o a imposta sostitutiva. Non rileverà, tra l’altro, il reddito della casa di abitazione, i trattamenti di fine rapporto, Anf, assegni familiari e l’assegno unico universale. Il bonus non costituirà reddito ai fini fiscali e sarà soggetto a successiva verifica del reddito complessivo del beneficiario, sulla base dei dati disponibili all’Inps al momento dell’erogazione. Effettuata la verifica delle situazioni reddituali, l’Inps procederà poi al recupero di quanto eventualmente pagato in eccedenza, entro il termine di prescrizione quinquennale.

Il bonus ad autonomi e professionisti

Nelle intenzioni dell’esecutivo, l’istituzione per il 2022 di un fondo ad hoc per il finanziamento presso il Ministero del Lavoro. Con appositi decreti ministeriali saranno poi disciplinati i criteri e le modalità per il riconoscimento della suddetta indennità ai lavoratori autonomi iscritti all’Inps e ai professionisti che abbiano percepito nel periodo di imposta 2021 un reddito complessivo non superiore ai 35 mila euro annui lordi.
Secondo le notizie odierne, il Governo si è impegnato a riconoscere questa misura di sostegno al reddito anche ai lavoratori domestici (colf e badanti), lavoratori stagionali, disoccupati, nonché ai percettori del reddito di cittadinanza.

 

Fiorito Leo

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