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Maternità: più tutele per imprenditrici, professioniste e per i neo papà

Dieci giorni di congedo di paternità retribuito per i dipendenti e, in caso di redditi bassi, riconoscimento di ulteriori tre mensilità dell’indennità spettante a imprenditrici agricole, coltivatrici dirette, commercianti, artigiane, libere professioniste, partite Iva e co.co.co, ovvero, ai rispettivi papà autonomi. Ecco le novità previste in materia dalla Legge di bilancio.

Buone pratiche. Più di 155 mila nel 2021 secondo i dati provvisori diffusi dall’Inps lo scorso 18 marzo, i padri dipendenti che hanno scelto di beneficiare dei giorni di congedo retribuito per stare vicino a figlio e mamma dopo il parto o dopo l’ingresso in famiglia.

Congedo di paternità. Dal 2012, il Congedo in caso di nascita o adozione è una prerogativa anche dei papà, ma come fa sapere l’Inps è solo a seguito delle modifiche apportate dalla legge di Bilancio 2022, che è diventata una misura strutturale e non necessiterà più di un rinnovo annuale.

Come funziona. Il congedo dura 10 giorni, anche non continuativi, in cui è possibile per il papà astenersi dal lavoro nei primi 5 mesi dalla nascita del figlio o dall’ingresso in famiglia. E’ retribuito al 100 per cento ed è autonomo dal diritto della madre, spetta quindi indipendentemente dal congedo di maternità. Sempre entro il quinto mese dalla nascita o dall’ingresso del bambino in famiglia, il papà può richiedere anche un giorno di congedo facoltativo con il riconoscimento di un’indennità pari al 100% della retribuzione, ma in questo caso la domanda è alternativa al periodo di astensione obbligatoria spettante alla madre. La procedura per richiedere il congedo è semplice: i lavoratori dipendenti del settore privato per i quali la relativa indennità è pagata direttamente dall’Inps, possono presentare domanda telematica di congedo all’Inps, anche tramite gli enti di patronato. Nel caso in cui le indennità siano, invece, anticipate dal datore di lavoro, possono comunicare direttamente al proprio datore di lavoro la fruizione del congedo.

Indennità maternità autonome. Da quest’anno per le lavoratrici autonome, siano esse coltivatrici dirette, artigiane e commercianti, imprenditrici agricole, ovvero, iscritte alla gestione separata (es. collaboratrici coordinate e continuative) o libere professioniste, medici, consulenti, e così via, la legge di bilancio 2022 riconosce tre mesi aggiuntivi all’indennità di maternità spettante, purché nell’anno precedente sia stato dichiarato un reddito inferiore a 8.145 euro. L’Inps sottolinea che anche se la norma fa espresso riferimento alle donne si intende estesa anche ai padri lavoratori autonomi. Per la fruizione della tutela è necessaria la regolarità contributiva dei suddetti periodi e presentare domanda con i consueti canali telematici sul sito dell’Inps, anche attraverso il supporto dei Patronati. Le lavoratrici madri hanno diritto all’ulteriore indennità anche se il periodo di maternità è iniziato prima del 1° gennaio 2022, ma si estenda dopo questa data. L’indennità, invece, non può essere concessa nei casi in cui il periodo di maternità o di paternità si sia concluso prima del 1° gennaio 2022.

Fiorito Leo

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