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Pensioni: certificazioni ape sociale e precoci entro il 30 novembre

Sono questi giorni cruciali per capire quale sarà il disegno del nuovo Governo per rilanciare la previdenza italiana. Sta infatti per essere approvata la nuova legge di bilancio, attesa da milioni di italiani per scoprire le novità pensionistiche in vigore dal prossimo gennaio 2023.

Se da un lato, i più fremono per scoprire i cambiamenti, tanti altri invece confidano in queste ore in una risposta positiva alle domande di certificazione per l’accesso all’Ape Sociale e precoci (coloro i quali hanno iniziato a lavorare prima del 19esimo anno di età) i cui termini, per il 2022, stanno per chiudersi.
Il 30 novembre sarà l’ultimo giorno utile per poter presentare la richiesta di certificazione per queste due forme di anticipo pensionistico.

Le due misure, che attualmente consentono il pensionamento anticipato in base alle due deroghe, prevedono una doppia fase amministrativa: al fine di poter presentare la classica domanda di pensione, per tutti i soggetti che hanno maturato o che matureranno i requisiti entro il 31 dicembre prossimo è imprescindibile inoltrare istanza di certificazione entro il prossimo 30 novembre.

La normativa prevede varie finestre nel corso dell’anno, l’ultima delle quali si sta per chiudere ed è dedicata a tutti i lavoratori che non hanno potuto presentare le istanze, entro marzo e luglio.

Il doppio passaggio è dovuto alla necessità di verifica del possesso effettivo per il lavoratore dei consueti requisiti soggettivi, ovvero: aver fruito integralmente della NASpI, il riconoscimento dell’invalidità civile nella misura superiore al 74%, il prestare assistenza a un familiare disabile in situazione di gravità convivente con il richiedente da almeno sei mesi, oppure ancora l’aver svolto una mansione gravosa per almeno 6 anni negli ultimi 7, o per almeno 7 negli ultimi 10. Per la sola normativa precoci, si prevede l’ampliamento della platea anche ai lavoratori notturni e usuranti.

I tempi sono dunque stretti per i beneficiari di APE sociale, che in base alla normativa a oggi vigente scadrà a fine anno. Ricordiamo che si tratta di un’indennità a carico dello Stato erogata dall’Inps a partire dal 2017 a soggetti in determinate condizioni, oltre alla combinazione di un requisito anagrafico di 63 anni di età e di un requisito contributivo, ovvero 30 anni di contributi, che salgono a 36 per i lavoratori gravosi, salvo eccezioni.

Il pensionamento anticipato precoci prevede la sussistenza anche di ulteriori requisiti, per accedere a pensione in virtù della deroga in oggetto. I beneficiari della misura, quindi, devono anche aver lavorato per almeno un anno prima dei 19 e avere all’attivo almeno 41 anni di contributi entro il prossimo 31 dicembre, maturabili anche in via prospettica entro la medesima data. Ad oggi, la normativa precoci si intende confermata fino al 31/12/2026.

Fiorito Leo

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