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Agroalimentare, il Piano di vigilanza promuove i controlli in Italia

Il sistema dei controlli dei prodotti agroalimentari è efficace e anche per quanto riguarda il Sistema rapido di allerta per alimenti e mangimi l’Italia è il primo Paese nell’Unione europea per il numero di segnalazioni inviate alla Commissione europea con 548 notifiche pari al 14,6% del totale. Il Piano di vigilanza e controllo alimenti e bevande (dai 2017) coordinato dal ministero della Salute e pubblicato il 14 gennaio scorso, conferma così il buon funzionamento nel nostro Paese del sistema dei controlli.

Il Piano, che punta a verificare la conformità degli alimenti, effettua controlli ufficiali nella fase della produzione, trasformazione, distribuzione, magazzinaggio, trasporto e somministrazione dei prodotti italiani ed esteri, ma anche quelli avviati all’export.

Nel corso del 2017 sono stati prelevati n. 47.804 campioni ufficiali di alimenti, bevande e materiali a contatto con alimenti, con le analisi più numerose rilevata negli alimenti di origine animale (40%).

Il Piano ricorda che i controlli non comprendono la ricerca di Ogm, di farmaci veterinari e prodotti fitosanitari, di additivi, conservanti e sostanze aromatizzanti che rientrano in specifici Piani Nazionali di controllo ufficiale.

Dai 118.550 controlli analitici effettuati nel 2017 sono emerse irregolarità dello 0,88%, in calo rispetto all’anno precedente, con non conformità prevalentemente di tipo microbiologico e soprattutto nelle “carni e prodotti a base di carne” e nei “prodotti lattiero caseari”.

I controlli dei Nas (Carabinieri per la tutela della salute) pari a 50.201 hanno segnalato nel 2017 non conformità in prima linea nella ristorazione, a seguire farine, pane e pasta e carne.

Il Piano sottolinea anche un incremento negli ultimi anni delle importazione e sono 143 i paesi terzi di provenienza con un aumento del 28% delle notifiche. E in prima posizione per le notifiche ricevute c’è il Brasile, seguito da Turchia e Cina. Tra i prodotti a maggior tasso di irregolarità quelli della pesca, frutta secca e a seguire frutta e vegetali, pollame, cibi dietetici e integratori alimentari. Per quanto riguarda il pollame sul banco degli imputati è per numero di notifiche il Brasile con 329 su 480.

Nel report della Salute si sottolinea, in relazione ai controlli ufficiali del ministero delle Politiche agricole sulle produzioni di qualità, come il modello di tutela dei prodotti a marchio Ue sia un riferimento a livello europeo con l’Icqrf che opera per bloccare in Europa l’uso illegale delle indicazioni geografiche, come Organismo di contatto con gli altri partner Ue per i controlli nel settore vitivinicolo e per la tutela del made in Italy sul web. Nel 2017 sono state stanate 615 irregolarità.

In prima linea anche i Reparti operativi della Guardia di Finanza che hanno sequestrato 823 tonnellate di prodotti alimentari solidi e 217mila litri di alimenti liquidi. Le azioni di contrasto hanno interessato in particolare generi alimentari, pomodori, vini e spumanti.

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