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Fitosanitari, l’Europarlamento chiede maggiore rigore sulle autorizzazioni

Il Parlamento Ue in una risoluzione approvata il 16 gennaio chiede di migliorare la procedura di autorizzazione dei pesticidi utilizzati nell’Unione europea. E’ il risultato della commissione speciale Pest istituita dopo il caso glifosato. I deputati europei ricordano l’obiettivo Ue di assicurare un elevato livello di protezione della salute umana e animale e dell’ambiente  anche  attraverso l’armonizzazione delle norme che regolano l’immissione sul mercato e  le procedure di autorizzazione che sono comunque  giudicate le più rigorose al mondo.

Ma  a seguito delle preoccupazioni emerse per il glifosato gli europarlamentari  ritengono necessario  migliorare ulteriormente le procedure di autorizzazione dei prodotti chimici. Nel testo viene anche denunciata la circolazione sul territorio Ue di prodotti fitosanitari importati illegalmente da Paesi terzi. Inoltre  nella risoluzione approvata si lancia l’allarme sulla scarsa disponibilità di  fitosanitari a basso rischio, mentre oggi è possibile per l’agricoltura  avvalersi di tecniche avanzate come l’agricoltura di precisione  e la robotica per monitorare la salute delle piante ed eliminare nella fase iniziale le piante nocive.

Alla luce di queste e altre considerazioni i deputati Ue invitano Commissione e Stati membri a” destinare risorse sufficienti e  competenze adeguate alla valutazione delle sostanze attive e dei prodotti fitosanitari  e  garantire una valutazione indipendente obiettiva e trasparente  alla luce delle attuali conoscenze scientifiche e tecniche”. Ma anche  ad assicurare  una applicazione piena e uniforme dei criteri di esclusione dei prodotti e applicare il principio di precauzione. Si invita poi a una maggiore trasparenza, rendendo note al pubblico le statistiche relative  alle vendite di tali prodotti, corredandole di informazioni dettagliate.

Tra le proposte un sistema di vigilanza una volta immesso sul mercato il prodotto, la registrazione di  tutti gli studi seguiti  e una attenta valutazione di tutte le  informazioni in una  fase di osservazione che deve precedere l’autorizzazione. I parlamentari Ue sottolineano anche l‘importanza di un sistema credibile che possa dare fiducia ai consumatori. Per questo tra le proposte c’è anche quella di costituire  un comitato di sorveglianza indipendente all’interno dell’Efsa che possa valutare i possibili conflitti di interesse.

E infine suggerimenti per tutti. Per l’Efsa chiamata a definire linee guida armonizzate. Agli Stati membri che devono garantire che tutti i prodotti sanitari siano soggetti a  valutazioni adeguate e che sono invitati ad attuare in modo più efficace le procedure di autorizzazione per limitare deroghe e proroghe concesse. E infine alla Commissione che dovrà adottare le linee guida  e che, secondo quando recita la risoluzione, dovrà presentare entro due  anni al Parlamento una relazione dettagliata sulle pratiche nazionali di valutazione e gestione del rischio dei prodotti fitosanitari.

 

 

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