il Punto Coldiretti

Obbligo dell’etichetta d’origine, scattano le nuove sanzioni

Multe più pesanti per chi non rispetta le regole sull’etichettatura. Dal 9 maggio si applicherà il D.Lgs n. 231 del 15 dicembre 2017 che prevede una modifica delle sanzioni in materia di etichettatura nonché un aggiornamento della normativa nazionale in materia, di cui al d.lgs. 109/1992 che ora viene abrogato.

Per la mancanza delle indicazioni obbligatorie le sanzioni vanno ora da 3.000 a 24.000 euro. Per quanto riguarda gli allergeni, la mancata indicazione in etichetta dei prodotti preimballati (come pure l’indicazione sui distributori automatici) comporta una sanzione da 5.000 a 40.000 euro, mentre l’indicazione effettuata con modalità non consone a quanto prescritto all’art. 21 del Reg. 1169 (ossia nell’elenco degli ingredienti e con carattere chiaramente distinto dagli altri), è punibile con multe da 2.000 a 16.000 euro.

In particolare, gli agriturismi sono obbligati a informare il consumatore dei possibili allergeni prima che questi vengano somministrati, nelle modalità previste dal Ministero della Salute. L’omissione di tale informazione è ora punibile con sanzioni da 3.000 a 24.000 euro, mentre se viene fornita al consumatore con modalità difformi da quelle previste dalle disposizioni nazionali, la sanzione scende tra 1.000 e 8.000 euro (solo per aspetti formali va da 500 a 4.000 euro).

Sulle modalità di informazione, il d.lgs. 231/2017 ribadisce quanto stabilito nel 2015 dal Ministero della Salute e cioè che deve avvenire o in modo dettagliato sul menù, oppure esibendo in un luogo ben visibile un cartello invitando a rivolgersi al personale di servizio per qualsiasi informazione su sostanze o allergeni, mettendo a sua disposizione la documentazione in cui si riporta l’elenco degli allergeni riconducibili ai vari piatti che vengono somministrati.

Tra le altre sanzioni previste, quella per la vendita oltre la data di scadenza va da 5.000 a 40.000 euro, mentre per la mancata indicazione dell’origine nei casi dovuti è prevista una sanzione da 2.000 a 16.000 euro. È prevista anche una riduzione delle sanzioni fino ad un terzo per le microimprese, come pure non si applicano sanzioni in caso di una adeguata rettifica scritta delle informazioni non conformi.

La Coldiretti valuta positivamente un sistema che consenta una elevata tutela del consumatore con indicazioni chiare in etichetta prevedendo casi di flessibilità delle sanzioni in relazione alla dimensione produttiva ridotta delle aziende.

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