Sicurezza alimentare, Italia prima nel sistema d’allerta
L’Italia si conferma prima nei controlli dei prodotti alimentari e mangimi. Il ministero della Salute ha pubblicato la relazione annuale relativa al 2017 del Sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi. Dal report emerge che l’Italia è numero uno per segnalazioni inviate alla Commissione Ue con il 14,6% della notifiche totali. Nel 2017 sono state trasmesse attraverso il Sistema di allerta rapido 3.759 notifiche contro le 2.925 dell’anno precedente, con un balzo del 28%. E la quota italiana è di 548 allerte. Si conferma dunque, come sottolinea il ministero della Salute, la particolare attenzione delle autorità di confine, territoriali e degli organi di polizia specializzati (Nas) alle attività di controllo per la sicurezza alimentare . E il 42% degli interventi ha riguardato respingimenti al confine. Dall’analisi qualitativa emerge che la maggior parte delle 548 operazioni effettuate dall’Italia ha riguardato i prodotti della pesca, uova e prodotti a base di uova, frutta secca e snack. Il Paese che ha ricevuto il maggior numero di notifiche per non conformità dei prodotti è stato il Brasile, a seguire Turchia e Cina. Tra i principali rischi segnalati attraverso il Sistema di allerta Ue emergono i contaminanti microbiologici, micotossine, residui di fitofarmaci e ancora metalli pesanti, additivi e coloranti. Altre irregolarità si riferiscono all’immissione sul mercato di Novel Food e Ogm entrambi non autorizzati. La principali non conformità sono state riscontrate nei prodotti della pesca. In seconda posizione la frutta secca, a seguire ortofrutta, pollame, cibi dietetici e integratori alimentari.
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