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Rapporto Ogm, “solo tracce sul mercato italiano”

Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha pubblicato i risultati del Piano Nazionale di Controllo ufficiale sulla presenza di organismi geneticamente modificati negli alimenti.
Il documento è stato redatto a cura della Direzione Generale della Sicurezza degli Alimenti e della Nutrizione e riporta i risultati dei controlli sulla presenza di OGM condotti nel circuito convenzionale e in quello biologico e all’importazione.
Il rapporto, nelle sue conclusioni, dice testualmente: “si conferma che sul mercato italiano sostanzialmente i prodotti rispettano i requisiti d’etichettatura previsti dalla normativa vigente e che la presenza di Ogm negli alimenti sul territorio è limitata ed a livello di tracce”.

Tra le criticità individuate il rapporto esplicita che, “la pianificazione del controllo ufficiale non è ancora completa ed omogenea sul territorio: continua, infatti, a mancare per il secondo anno il contributo di alcune regioni e non è a regime la trasmissione delle informazioni nei tempi e nei modi previsti”.

La valutazione complessiva è, in ogni caso, “positiva”: infatti, la percentuale di non conformità emersa nei controlli è estremamente ridotta (inferiore allo 0,5%).

Nel circuito convenzionale sono stati analizzati complessivamente 98 campioni prelevati nelle diverse Regioni, il 25% dei quali ha interessato la farina di mais, il 10% le bevande di soia, il 9% fiocchi di cereali, l’8% i biscotti, il 6% il mais dolce, il 5% la granella di mais fino ad arrivare all’1-2% di per prodotti quali amido di mais, snacks dolci o crackers.
In quest’ambito è stata riscontrata la presenza di Ogm autorizzati sul territorio comunitario in  65 casi ma, nell’ambito di tali positività, la maggior parte dei campioni hanno rilevato una presenza di Ogm autorizzati molto bassa, con valori sotto allo 0,1%.
Solo un campione è risultato non conforme (> 5%) rispetto ai requisiti di etichettatura, in quanto sopra la soglia di tolleranza dello 0,9% prevista dalla normativa vigente.

I controlli condotti sugli alimenti biologici hanno riguardato 97 campioni, di cui il 16% di bevande di soia, il 12% di farina di mais, l’11% prodotti da forno, l’8% fiocchi di cereali il 7% snacks salati ed altre produzioni sempre a base di mais e soia nell’ordine dell’1-2%; la percentuale di positività è stata del 3% ma non è stata mai superata la soglia legale consentita.

I controlli all’importazione hanno invece rilevato risultati più preoccupanti: quattro campioni positivi per la presenza di Ogm su otto effettuati e in tre casi di positività, inoltre, la presenza di OGM autorizzato era superiore al 5%: in particolare si trattava di due campioni di olio di soia grezzo provenienti dall’Argentina e uno di granella di mais proveniente dal Brasile. Le partite in questione sono state ammesse all’importazione con l’obbligo di etichettatura.

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