il Punto Coldiretti

Sacchetti per la spesa, arrivano i chiarimenti sulle caratteristiche

La commissione Ambiente del Senato ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto interministeriale che prevede l’individuazione delle caratteristiche tecniche dei sacchi per l’asporto merci, e in particolare per i sacchetti biodegradabili per la spesa.

La definizione di queste specifiche tecniche, definite dal Ministero dell’Ambiente, costituisce un passo importante in direzione dell’affrancamento definitivo dall’uso della plastica, sgombrando definitivamente il campo dai dubbi interpretativi che sin ora hanno caratterizzato l’applicazione della legge vigente, definendo con precisione quali prodotti sono commercializzabili e quali no.

Oggetto dello schema di decreto è, in particolare, la definizione delle categorie di “sacchi per l’asporto delle merci” e le modalità della loro commercializzazione. Il decreto stabilisce anche le modalità di informazione dei consumatori e sancisce l’ammontare delle sanzioni, già previste dal decreto legge del gennaio 2012, convertito in legge in marzo.

Più nello specifico, in merito alla definizione delle categorie di “shopper” e la loro possibile commercializzazione/diffusione, il decreto stabilisce che i sacchetti che potranno circolare saranno quelli monouso biodegradabili e compostabili (secondo la norma Uni 13432:2002), quelli riutilizzabili in carta, in tessuti di fibre naturali, in fibre di poliammide e in materiali diversi dai polimeri.

Per quelli a base di polimeri (plastica tradizionale) non compostabili, invece, l’uso sarà consentito solo in base alla loro riutilizzabilità ed è subordinato al rispetto di indicazioni che riguardano gli spessori minimi e una percentuale minima di presenza di plastica riciclata. Per quest’ultima tipologia, per quanto riguarda i sacchetti per uso alimentare, i requisiti riguardano gli spessori della maniglia esterna superiore (che dovrà essere minimo di 200 micron) e la composizione (almeno per il 30% dovranno essere composti di plastica riciclata).

Per quelli per uso non alimentare, lo spessore minimo per la maniglia esterna scende a 100 micron e la percentuale minima di composizione di plastica riciclata scende al 10%. Se la maniglia dei riutilizzabili è interna, gli spessori minimi da considerare diventano, rispettivamente, 100 micron per l’uso alimentare e 60 micron per l’uso non alimentare, ferme restando le percentuali di utilizzo di plastica riciclata.

Lo schema di decreto chiarisce che tutte le tipologie di sacchetto diverse da quelle descritte non saranno più consentite. Si attende ora il parere della Camera per poi procedere all’adozione del testo definitivo che, dopo la pubblicazione in “Gazzetta ufficiale”, renderà effettive le indicazioni tecniche e renderà operative le sanzioni per i sacchetti non in regola.

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