il Punto Coldiretti

Sequestrato pellet straniero contaminato, scegliere solo quello certificato

Nell’ambito delle attività di contrasto ai traffici illeciti, i funzionari dell’ufficio delle Dogane di Bari hanno sequestrato, in collaborazione con i militari della Guardia di Finanza, circa 28 tonnellate di pellet proveniente dall’Albania. La merce, confezionata in 1.867 sacchetti da 15 kg ciascuno, sottoposta ad analisi da parte del laboratorio chimico, è stata classificata come ‘contaminata’, in quanto contenente una quantità di piombo oltre i limiti consentiti e quindi pericolosa per la salute e l’ambiente.

Il nostro Paese è primo a livello mondiale per consumo di pellet per il riscaldamento, ma siamo anche i primi importatori al mondo, poiché la produzione interna non è in grado di soddisfare la domanda. Basti pensare che, sulla base del rapporto statistico Energie da fonti rinnovabili- Anno 2013 del Gse, il 92% dell’energia termica (circa 409.000 TJ) viene consumata in modo diretto da famiglie e imprese attraverso stufe, caldaie, apparecchi a pompa di calore, pannelli solari termici. E il 63% dell’energia consumata è ottenuta grazie all’utilizzo di biomassa solida.

Un mercato in forte crescita negli ultimi anni. Tanto che non stupisce il proliferare di azioni illegali nel settore. Nel rapporto Agromafie si legge che «La larga diffusione dell’illegalità nel settore della legna da ardere nel nostro Paese è testimoniata dal fatto che, a fronte di circa 20 milioni di tonnellate di combustibili legnosi consumati solo a livello domestico, la produzione interna si ferma a 4,3 milioni di tonnellate e le importazioni ufficiali a 1,7 milioni di tonnellate (le esportazioni sono modeste).

Si calcola dunque una discrepanza di circa 14 milioni di tonnellate, non spiegabile se non in minima parte con l’utilizzo di materiali di origine non forestale (potature di siepi e frutteti, riciclaggio di legname usato, residui di lavorazione dell’industria del legno, ecc.). Si tratta soprattutto di importazioni non registrate e non legittime, rese più facili dall’assenza di dogane interne tra i paesi dell’Unione europea.»

Pertanto è utile ricordare che per impianti a che beneficiano di incentivi per la produzione di energia da fonte rinnovabile è importante scegliere pellet certificato, conforme alle classi di qualità A1/A2 definite nelle norme UNI EN 14961-2/4 ai sensi dell’art. 10, comma 1, e dell’allegato 2, punto 2 del D.Lgs. 28/2011. Per maggiori informazioni vai al sito http://www.fattoriedelsole.org/.  

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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