Zootecnia e benessere animale, il lavoro degli allevatori va riconosciuto
In occasione del cinquantesimo anniversario della Lettera enciclica di Giovanni XXIII "Mater et Magistra", si è svolto, dal 16 al 18 maggio, un congresso internazionale sui temi della giustizia e della globalizzazione presso il Centro Congressi della Conferenza Episcopale. Nel corso dell’evento, nella giornata sul tema “L’uomo e il suo ambiente”, è stato affrontato il complesso conflitto tra le pressioni economiche/competitive del mercato e i principi di carattere etico nelle produzioni zootecniche. In particolare, è stata evidenziata la necessità d’individuare metodi equilibrati di allevamento, affinché, siano soddisfatte le esigenze in materia di sostenibilità e “benessere animale” e, contestualmente, non vengano danneggiate le imprese per i costi aggiuntivi che possono comportare tali scelte. Dunque, la tendenza verso la quale si stanno dirigendo le produzioni zootecniche è quella di prestare una maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale e al benessere animale. Quest’ultimo va considerato un “fattore produttivo” e, in quanto tale, va salvaguardato. In conclusione, è stato evidenziato che è questo un percorso volto a migliorare la qualità delle produzioni zootecniche ed il raggiungimento di tale traguardo è possibile con il contributo di tutti gli attori della filiera, dall’allevatore al consumatore. E’ però necessario rendere noto alla comunità lo sforzo compiuto dagli allevatori nel prestare una maggiore attenzione a principi di ordine etico, che comportano un miglioramento delle condizioni psico-fisiche degli animali e, di conseguenza, maggiori garanzie per la qualità degli alimenti. |
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