Alluvioni, per la Corte dei Conti Ue bisogna rafforzare finanziamenti e gestione del rischio
Mentre l’Italia è nella morsa del maltempo con vento e piogge torrenziali, la Corte dei Conti europea in una nota pubblicata il 20 novembre scorso invita gli Stati Ue a migliorare i piani di gestione del rischio alluvioni. La direttiva Alluvioni, infatti, secondo la Corte, ha funzionato ma restano ancora molte e importanti sfide da affrontare e in particolare una criticità è stata evidenziata nell’assegnazione dei finanziamenti. La Corte ha stimato un divario di oltre 1,1 miliardi di euro tra la spesa pianificata e i finanziamenti disponibili. Secondo lo studio gli eventi sono raddoppiati rispetto alla fine degli anni Ottanta: ”A causa dei cambiamenti climatici la Ue è colpita da precipitazioni più intense, tempeste più violente e un innalzamento del livello del mare”. E per il futuro si prevede che i fenomeni possano aggravarsi. Secondo le stime riportate dalla Corte dei Conti Ue i danni causati dalle alluvioni potrebbero raggiungere 20 miliardi di euro all’anno nel 2020, 46 miliardi nel 2050 e 98 miliardi nel 2080. I controlli sono stati realizzati nei bacini idrografici di otto Stati membri tra cui l’Italia. E in due terzi degli Stati visitati la Corte ha riscontrato che i piani non si concentravano su infrastrutture verdi. La Corte suggerisce di integrare di più gli interventi relativi ai cambiamenti climatici con le assicurazioni contro le alluvioni e la pianificazione territoriale nella gestione del rischio alluvioni. Inoltre viene sollecitato un maggiore coordinamento tra gli Stati membri e la Commissione. La Corte ha annunciato una relazione speciale sulla desertificazione nella Ue.
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