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Corte dei Conti Ue, zone rurali indietro nella banda larga

L’obiettivo della copertura della banda larga ultraveloce per almeno il 50% delle famiglie europee entro il 2020 non è raggiungibile, in particolare le zone rurali sono ancora meno connesse delle città. Lo sostiene una nuova relazione della Corte dei Conti europea che, pur registrando un miglioramento, evidenzia che ci sono ritardi rispetto ai target fissati.

La Corte europea sottolinea che le zone rurali continuano a rappresentare un problema: a metà del 2017 solo il 15% delle famiglie risultava abbonato a connessioni internet ultraveloci. Nelle zone rurali, secondo la Corte, il settore privato è meno incentivato a investire e quindi la connessione è  lontana dagli standard urbani. La raccomandazione della Corte dei Conti è che in futuro la Ue si ponga progetti ambiziosi e realistici e li raggiunga.

In particolare si sollecita l’elaborazione da parte dei partner  di nuovi piani per il periodo successivo al 2020, si invita la Commissione a chiarire l’applicazione degli orientamenti in materia di aiuti di Stato e sostenere così gli sforzi  finalizzati a promuovere una maggiore concorrenza nel settore della banda larga, mentre alla Banca europea degli investimenti si chiede di concentrare il sostegno su progetti di piccole e medie dimensioni.

Nella relazione si ricorda anche che l’Ue ha messo a disposizione degli Stati membri circa 15 miliardi nel periodo 2014-2020.

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