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Ok di Bruxelles agli aiuti di stato alle imprese

Nel contesto delle regole sugli aiuti di Stato, la Commissione europea ha autorizzato due piani che consentono alle autorità nazionali, regionali e locali di erogare aiuti alle imprese che si trovano ad affrontare difficoltà di finanziamento a seguito dell’attuale stretta creditizia nel periodo 2009/2010.

Il primo di questi piani consente di erogare sovvenzioni fino a un massimo di 500.000 euro per impresa, mentre il secondo contempla la possibilità di aiuti in forma di garanzie.

Entrambi i piani soddisfano le condizioni del Quadro di riferimento temporaneo per le misure di aiuto di Stato elaborato dalla Commissione, il quale consente agli Stati membri di disporre di un più ampio campo d’azione per agevolare l’accesso ai finanziamenti nell’ambito dell’attuale crisi economica e finanziaria.

Più nel dettaglio, questi piani, limitati nel tempo, sono destinati unicamente alle imprese che non si trovavano in difficoltà alla data del 1° luglio 2008 (prima della contrazione del credito); per tale ragione sono quindi compatibili con l’articolo 87, paragrafo 3, lettera b) del trattato CE che contempla la possibilità di aiuti per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia in uno Stato membro.

I due piani summenzionati, in realtà, rientrano in un gruppo più ampio di provvedimenti che l’Italia sta attuando nel contesto del Quadro di riferimento temporaneo al fine di dare impulso alla ripresa economica.

Di fatto, lo scorso 25 maggio, la Commissione ha approvato un pacchetto di misure temporanee, presentate dal nostro Paese, che adatta alcuni regimi esistenti relativi al capitale di rischio per agevolare le possibilità di accesso al finanziamento delle imprese nell’attuale crisi economica.

La misura, il cui fine è quello di agevolare l’accesso al capitale di rischio delle piccole e medie imprese (PMI) che si trovano nella fase iniziale del loro ciclo di vita, consentirà investimenti più flessibili in capitale di rischio fino al 2010, in linea con il quadro di riferimento temporaneo  comunitario per le misure di aiuti di Stato.

Più nel dettaglio, la misura prevede la possibilità per cinque regimi relativi al capitale di rischio di portare, fino al 2010, le trance massime di investimento da 1,5 milioni a 2,5 milioni di euro per un periodo di 12 mesi, mentre l’importo minimo di finanziamento proveniente da privati passerà temporaneamente dal 50% al 30%.

Il Commissario all’economia, Neelie Kroes, ha definito legittime le decisioni della Commissione in quanto volte ad “autorizzare provvedimenti italiani il cui intento è quello di alleviare le crescenti difficoltà che le imprese italiane, in particolare le PMI, si trovano ad affrontare a causa della crisi. Esse daranno un sostegno alle imprese che risentono della stretta creditizia senza per questo provocare distorsioni indebite della concorrenza”.

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