il Punto Coldiretti

Patto Solidarnosc-Coldiretti sul futuro della Pac

Futuro della Pac, etichetta d’origine, rischio “semafori” e accordi di libero scambio sono tra i temi al centro del confronto a Roma, a Palazzo Rospigliosi, tra la Coldiretti e Solidarnosc, lo storico sindacato cattolico polacco. L’incontro, che ha visto protagonisti il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e la presidente dell’associazione Teresa Halas, ha portato alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa. Nel documento si ribadisce innanzitutto l’importanza di mantenere l’attuale struttura della Politica agricola comune, basata su due pilastri, senza tagli al bilancio ed evitando di scaricare sugli agricoltori il costo della Brexit.

Per quanto riguarda la prossima Riforma, i finanziamenti della Pac devono inoltre essere mirati in modo più efficace, concentrandosi su attività agricole e terreni con un reale valore aggiunto per lo sviluppo economico delle zone rurali e per l’ambiente, tenendo in considerazione il ruolo dell’agroalimentare nella creazione di nuovi posti di lavoro e la capacità degli agricoltori di innovare attraverso una politica basata sugli investimenti reali.

Inoltre, la futura Pac deve avere anche un ruolo centrale nel rafforzamento della posizione degli agricoltori nella filiera alimentare, ma anche per la trasparenza dei prezzi e l’origine del cibo, sulle quali occorrono norme chiare e obbligatorie dell’Unione.
Ma l’Unione deve anche agire contro i sistemi di etichettatura nutrizionale a semaforo essi in atto in diversi Stati membri, che possono fuorviare e condizionare le scelte di acquisto non sempre nel modo più salutare e più positivo.

A livello globale, Solidarnosc e Coldiretti esprimono preoccupazioni sull’incertezza nell’arena internazionale, con la diffusione di minacce protezionistiche in tutto il mondo. Ma è importante anche che l’Unione si doti di strumenti per bloccare le importazioni di prodotti dai paesi extra Ue quando questi sono realizzati in condizioni sociali e ambientali che finiscono per causare una situazione di dumping a svantaggio degli agricoltori europei.

Quanto agli accordi commerciali, serve che la Ue debba garantire il riconoscimento di prodotti agricoli europei di alta qualità tutelando i sistema di Indicazioni geografiche nel suo complesso, non solo per la protezione dei singoli nomi elencati. Questo potrebbe prevenire l’utilizzo indebito di nomi e imitazioni dei prodotti europei di qualità, salvaguardando gli interessi degli agricoltori. Nel protocollo, Solidarnosc e Coldiretti si impegnano infine a rafforzare il proprio contributo attivo al Copa-Cogeca.

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