il Punto Coldiretti

Anziani e nonni della Coldiretti, incontro con il Papa

Si sono incontrati in Piazza S. Pietro tanti  nonni e nonne, quelli giovani e quelli meno giovani. Una ricchezza da non disperdere, secondo Papa Francesco, frutti maturi per il bene delle nostre famiglie e della nostra società. I nonni portano con sé tre quarti di secolo di storia civile e religiosa, un’eredità di buoni esempi e di insegnamenti. Ogni stagione della vita è un dono da accogliere e vivere, con gratitudine, un tesoro di esperienza e saggezza da trasmettere in eredità alle giovani generazioni

L’incontro con il Santo Padre è stata un’occasione per rivolgere un pensiero di gratitudine e d’affetto anche per quelle persone che, per la loro età, le loro qualità umane hanno un profondo legame con la paternità e maternità sociale e spirituale.  Chi accanto ai nonni e alle nonne ha avuto a fianco anche  adulti educatori e testimoni coraggiosi che hanno speso la loro vita per il prossimo, può rallegrarsi per il dono ricevuto.

I nonni che hanno attraversato tutte le stagioni della vita oltre che portatori di sapienza e di memoria, sono anche luminosi punti di riferimento: essi sanno come si viveva prima e come si deve vivere oggi; conoscono più di tutti i passaggi della vita e riescono a giudicare con maggior pacatezza e più serenità vicende ed eventi.

Noi siamo convinti che una parte di quello che noi siamo proviene dall’insegnamento dei genitori e dei nonni. Più il tempo passa e più ci tornano alla mente le loro parole ed esempi. Una testimonianza fatta di lavoro, di fedeltà, di fede, di sacrificio silenzioso, con il desiderio di costruire famiglie unite ed onorate. Queste virtù considerate oggi antiche dalle nuove generazioni, hanno tenute unite le famiglie e rese più belle le gioie semplici, meno dure le difficoltà, più viva la speranza, il cuore più sensibile alle sofferenze degli altri. Quante volte abbiamo sentito a casa dai nostri nonni che nella vita, nulla vale di più della coscienza pulita, della condotta onesta, della concordia familiare, del timor di Dio, della preghiera.

I nonni hanno realizzato una cosa grande, la famiglia, cui hanno dedicato il più e il meglio della loro vita. Noi ne portiamo dentro non solo i lineamenti ma anche il dolore accettato, le parole smarrite, le virtù perdute e il senso  della precarietà della vita.

La stagione autunnale è raccolto, ma anche spogliamento delle foglie. Ma quando i rami sono senza foglie lasciano passare la luce, piena e dolce. La luce è la ricchezza della stagione autunnale della vita, una luce capace di esplorare il mistero. Si ha lo sguardo interiore degli avvenimenti, l’interpretazione del tempo trascorso, la capacità di vedere le cose nel suo insieme. Le illusioni della giovinezza vengono ridimensionate e la memoria viene guarita e il negativo viene trasformato in positivo. Sono i carismi della sera della vita.

Don Paolo Bonetti

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