il Punto Coldiretti

“Cristiani” nel sociale

Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra».
Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo». At. 1,6-11

La riflessione di questa settimana la supportiamo con questo brano degli Atti degli Apostoli che meglio ci dà la chiave di lettura del ruolo, attivo dei “cristiani nel sociale, soprattutto in questo periodo di crisi. Penso che la pericope lucana sia particolarmente calzante per tutti coloro che operano nel sociale. E’ uno sguardo a tutto campo si quello chè la quotidianità.

Gli “uomini” che si rivolgono ai discepoli fanno questa domanda: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo?».Una domanda che lascia perplessi. Cosa c’è di più bello del vivere la nostalgia di Gesù e di sognare di raggiungerlo in cielo? Eppure la domanda dei due uomini risuona come sembra una sorta di rimprovero. Un richiamo duro e inaspettato, un invito a non impigrirsi con la testa all’insù. A non pensare solamente al cielo lamentandoci dei tempi in cui viviamo.

Il cristiano, soprattutto in questo tempo di fragilità e di complessità, è chiamato a sfidare il futuro con i piedi per terra affermando la sua speranza in Dio, nonostante tutto. Una speranza che è una sfida a non sbuffare fissando il cielo. Dietrich Bonhoeffer, nelle Lettere alla Fidanzata, parlando della fede usava queste parole: «Ci vuole fede; che Dio ce la doni ogni giorno. Non intendo la fede che fugge dal mondo, ma quella che resiste nel mondo e ama e resta fedele alla terra malgrado tutte le tribolazioni che essa ci procura. Il nostro matrimonio deve essere un sì alla terra di Dio, deve rafforzare in noi il coraggio di operare e di creare qualcosa sulla terra. Temo – concludeva – che i cristiani che osano stare sulla terra con un piede solo, staranno con un piede solo anche in cielo».

Gesù vuole che le nostre azioni siano a partire da una scelta di immedesimazione nella realtà della vita della gente, e non da una situazione di lontananza. Immedesimarsi è uscire dall’angustia del proprio ristretto orizzonte e trovare un nuovo spazio ed un nuovo tempo nel punto di vista altrui. Immedesimarsi è guadagnare prospettiva, profondità, luce, colori. È instaurare un rapporto autentico con gli altri. Implica conoscersi a tal punto ed essere così saldi da non aver paura di mettersi in gioco e orientarsi secondo un nuovo baricentro. Gesù, di fatto, è Colui che per primo si è immedesimato nell’uomo fin nella carne e nella morte.

E proprio per questo non vuole vederci guardare il cielo a bocca aperta, bensì con i piedi sulla terra, calpestando il suolo dell’irrilevanza religiosa, dello sradicamento culturale, del sudore e dello sforzo quotidiano di ogni famiglia che con fatica riesce ad arrivare a fine mese. Il suolo dei luoghi di lavoro dove, spesso, la fede viene vissuta nascostamente e dove siamo tutti un po’ soli. E’ lì che dobbiamo riconoscerci. Tra gente, che gioisce e soffre, e ha difficoltà ad aprirsi alla speranza.

Padre Renato Gaglianone

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi