il Punto Coldiretti

Il torbido sporca anche il latte buono

di Sergio Marini

Stiamo seguendo attentamente l’iter parlamentare di conversione del decreto sulle quote latte, nei giorni scorsi abbiamo presentato alla commissione agricoltura al Senato le nostre proposte di modifica del decreto e abbiamo attivato  un presidio Nazionale per monitorare ogni passaggio parlamentare ed attivare in tempo reale ogni  iniziativa che si rendesse necessaria se le cose dovessero prendere una piega diversa da quella che ci aspettiamo.

Detto questo, nessuno di noi ha l’anello al naso e non ci aspettiamo certo che, risolto il problema quote, il prezzo del latte tornerà a crescere e le stalle smetteranno di chiudere. La questione infatti è ben più seria e sinceramente non ho alcuna intenzione di lasciarla in mano a chi invece il latte è interessato da sempre a comperarlo senza pagarlo magari anche a suon di ricatti.

In questi giorni, infatti, sono tornate in giro strane figure che vorrebbero farsi passare per nuovi paladini degli allevatori onesti, ma il cui lavoro, sino a ieri (e oggi anche), è consistito nel cercare stratagemmi per comperare il latte senza pagarlo, navigando magari tra latte in nero, latte irregolare, latte straniero spacciato per Italiano, e altro che è meglio non dire.

Ora, non sfugge a nessuno che questa gente nulla ha a che fare con gli interessi di chi munge, ma ha molto invece da guadagnare se la questione latte rimane nel torbido.

Nel torbido, infatti, tra latte in nero, latte irregolare, latte e cagliate  importate, anche il nostro sano latte italiano, continuerebbe a perdere  valore e prezzo. Per far rimanere tutto nel torbido la strada è sempre la stessa: istigare, incitare, stimolare  in maniera che la confusione vada oltre il merito, insomma, strillare che tutto sia cambiato per non cambiare niente.

Ma non cambiare niente, sia chiaro a tutti, a noi non va affatto bene perchè sarebbero sempre gli stessi a pagare e sempre gli stessi a delinquere.

Noi seguiremo puntualmente e con determinazione, nell’interesse di chi è stato onesto, il decreto quote, ma non ci faremo abbindolare da nessuno. Le stalle da latte in Italia le salveremo solo se  azzereremo il latte in nero e quello irregolare che fa crollare i prezzi alla produzione. Le salveremo se avremo una etichetta chiara  nel latte UHT e nei formaggi per distinguere ciò che è italiano da ciò che è sfacciatamente spacciato come italiano.

Le salveremo quando il nostro progetto di filiera agricola Italiana firmata sarà  completato per portarci a casa qualcosa di più di quei pochi centesimi che ci vengono riconosciuti da trasformazione  e distribuzione.

Tutte queste tre cose, e non solo una, andranno fatte e noi le faremo. Ed è su tutti questi punti che  chiedo un impegno forte e convinto ai nostri allevatori e alla nostra gente.

Quelle strane figure se ne dovranno fare una ragione, noi non ci caschiamo, quel loro disegno di farci affogare in un bicchiere d’acqua lo vadano a testare da qualche altra parte.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi