il Punto Coldiretti

La trasparenza paga sempre

di Sergio Marini

Lo scorso anno qualcuno avrebbe voluto cancellarla e abbiamo dovuto scendere in piazza per difenderla. Oggi tutti la richiedono a gran voce per dare sicurezza ai cittadini consumatori contro i maiali irlandesi alla diossina.

L’ennesima emergenza sanitaria dopo il latte alla melamina ha confermato, semmai ce ne fosse stato bisogno, che la battaglia condotta e vinta da Coldiretti per l’etichettatura d’origine degli alimenti è una battaglia a favore dell’intera società.

Mettere in trasparenza la provenienza di quanto portiamo in tavola non solo aumenta il potere contrattuale delle imprese agricole, ma protegge dalle psicosi nei consumi provocate anche da emergenze in paesi lontani e fornisce un servizio essenziale ai cittadini consumatori poiché favorisce i controlli e consente di fare scelte di acquisto consapevoli.

Una battaglia che finalmente è oggi condivisa dalle Istituzioni, con Il Consiglio dei Ministri che ha esaminato in via preliminare un disegno di legge per estenderla a tutti i prodotti. Più che mai è necessario quindi riaffermare e sostenere il percorso iniziato per far uscire dall’anonimato oltre la metà della spesa alimentare degli italiani per la quale non è ancora obbligatorio indicare la provenienza. 

A meno, beninteso, che non si voglia continuare a chiudere gli occhi e muoversi solo sull’onda della prossima emergenza.

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