Più trasparenza sulle promozioni
di Sergio Marini Si moltiplicano in questi giorni sequestri di cibo avariato, contraffatto, scaduto, pronto ad essere immesso sul mercato ed offerto a consumatori ignari. Parallelamente proliferano iniziative promozionali dove vengono proposti super sconti, operazioni sotto costo, svendite e offerte di ogni genere. Le due cose naturalmente non hanno alcun collegamento, ma per respingere qualsiasi insinuazione facciamo una proposta: perché quando si fa una promozione la distribuzione in maniera responsabile e volontaria non scrive chiaramente oltre al prezzo vantaggioso anche da dove viene quel prodotto e quanto lo ha pagato al produttore? Vedete, queste semplici informazioni farebbero togliere dalla testa quel tarlo che a qualche malfidato fa credere che le promozioni potrebbero essere realizzate o risparmiando sulla qualità o prendendo per il collo i produttori fornitori. Naturalmente queste sono solo infondate supposizioni, fango che si getta sulla trasparenza e la correttezza, ma a pensarci bene c’è un solo modo per respingere tutto al mittente ovvero applicare da subito il nostro suggerimento. Sempre che la trasparenza non sia un bene così prezioso che per essere ben conservato vada tenuto al sicuro dentro cassetti chiusi a chiave. |
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