il Punto Coldiretti

“Aspettare l’anima”

In Messico, degli scienziati avevano ingaggiato alcuni portatori per raggiungere una città inca che si trovava sulla cima di una montagna. All’improvviso i portatori si fermano dove sono, non vogliono proseguire. Gli scienziati tentano in tutti i modi di convincerli a riprendere la marcia, anche perché non riescono a comprendere la causa di quella sosta ingiustificata. Dopo qualche ora i portatori si rimettono in cammino e finalmente il loro capo fornisce una spiegazione: avevano camminato troppo in fretta ed era necessario fermarsi per aspettare l’anima.

Il periodo di ferie che ci apprestiamo a vivere, non potrebbero essere la sosta utile per accordare l’esistenza con il respiro vitale e donare tempo a Dio, ai fratelli e a noi stessi?

Ricordava il Papa, qualche anno fa: “Cari amici, la pagina del Vangelo che riporta l’episodio della visita di Gesù a Marta e Maria, è quanto mai intonata al tempo delle ferie, perché richiama il fatto che la persona umana deve sì lavorare, impegnarsi nelle occupazioni domestiche e professionali, ma ha bisogno prima di tutto di Dio, che è luce interiore di Amore e di Verità.

Senza amore, anche le attività più importanti perdono di valore, e non danno gioia. Senza un significato profondo, tutto il nostro fare si riduce ad attivismo sterile e disordinato. E chi ci dà l’Amore e la Verità, se non Gesù Cristo? Impariamo dunque, fratelli, ad aiutarci gli uni gli altri, a collaborare, ma prima ancora a scegliere insieme la parte migliore, che è e sarà sempre il nostro bene più grande”. (Angelus di domenica 18 luglio 2010 da Castel Gandolfo)

All’Angelus di qualche domenica di questo mese di luglio il Santo Padre, rivolgendosi ai pellegrini di lingua francese ha sollecitato a vivere il periodo estivo non solo come una periodo di riposo… “Questo tempo può essere per ciascuno un momento favorevole per riflettere sulla propria vita e per rendere il proprio cuore disponibile agli altri e a Dio. Io vi invito anche a essere attenti a tutti coloro che soffrono per la solitudine e/o abbandono, che sono per strada o nei loro appartamenti, ospedalizzati o ospiti nelle case di riposo. Non esitate a visitare queste persone”.

In sintesi, dal momento che è questo il tempo in cui si concentrano la maggior parte delle ferie, è dunque un momento favorevole per dare il primo posto a ciò che effettivamente è più importante nella vita, vale a dire al comandamento dell’amore verso Dio e vero i fratelli. Sempre il papa ricorda che Dio non va in ferie… resta vicino a chi le ferie non può farle per consolarli e nella speranza che noi, ricordandoci di loro, ci apriamo al suo abbraccio tenero e  misericordioso. Buone vacanze.

Padre Renato Gaglianone

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