il Punto Coldiretti

La nuova agricoltura e la forza della Famiglia agricola

Il 15 maggio si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale della famiglia promossa dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Questa ricorrenza si rinnova da 26 anni con l’obiettivo di tenere accesa l’attenzione sull’alto valore della comunità familiare.
La famiglia è elemento fondamentale della società perché genera umanità, prossimità, spiritualità, accresce la coesione e sostiene la fertilità sociale della convivenza civile.
La famiglia, va messa al centro di ogni progetto di sviluppo perché è condizione di ogni altra ripresa.
Nella famiglia crescono le future generazioni, è soggetto vitale, produce beni relazionali, è scuola di umanità, è risorsa economica.
La famiglia è, innanzitutto, un riferimento centrale per il “Sistema Paese”.

Dividersi nelle disquisizioni di parte sulla famiglia, significa indebolirla, svalutarla, ignorarla. Ma, soprattutto, favorire il trionfo della frammentazione sociale.
Si relega l’istituto familiare in un ambito privato, sacrificandolo a logiche individualistiche ed ideologiche.
Siamo in un contesto culturale completamente trasformato a spese della stabilità della famiglia, cellula creatrice della vita e della solidarietà intergenerazionale.
Le domande che dobbiamo rivolgere sono, semmai, prima di tutto come mai la famiglia non è più considerata una risorsa ma un problema? E come sostenere la famiglia per essere attore di speranza e di futuro?

Nella salvaguardia del creato, nell’organizzazione del lavoro, nella gestione delle risorse umane, nel produrre beni e servizi un contributo importante di umanizzazione, di risanamento della società proviene dalla famiglia rurale che è centrale sui territori.

La famiglia del mondo rurale è un valore aggiunto e genera enormi benefici: ama la terra, la custodisce e la coltiva con numerose opzioni di investimento anche nel sociale.
Nella famiglia impresa agricola cresce la responsabilità sociale.
Le generazioni si incontrano e si sostengono reciprocamente. Si tramandano le tradizioni familiari anche se questa trasmissione si è indebolita a causa di un vissuto quotidiano sempre più secolarizzato e individualista.

La famiglia agricola merita attenzione per il suo ruolo promozionale, sociale ed etico due ambiti vitali che aprono al bene comune.
La stabilità della famiglia è fondamento della stabilità dell’impresa agricola da sempre, a contatto con la natura e con la vita.
La storia di ogni impresa è la storia della sua famiglia.
Famiglia ed impresa sono anche luoghi della condivisione nei nuovi compiti nel campo dell’ambiente, dello sviluppo sostenibile, della cooperazione, della scuola, del tempo libero, della disabilità.

Il contatto con il creato.
Il lavoro a misura di famiglia.
Il ruolo di corresponsabilità della donna nell’impresa agricola.
La fiducia dei giovani nel Paese Italia.
La partecipazione e la corresponsabilità nella rigenerazione della società.
Le tradizioni popolari.
La consapevolezza di essere soggetto attivo di sviluppo del territorio.
Tutti questi sono alcuni tra i beni identitari che nell’orizzonte della nuova agricoltura stanno diventando servizi che stimolano l’alleanza fra campagna e città, fra produttori e consumatori, fra interessi generali ed interessi particolari.

Don Paolo Bonetti

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