il Punto Coldiretti

Natura umana, valori e diritto

La natura umana ha un rilievo etico per il diritto:  il diritto non può rimanere indifferente rispetto alla dignità intrinseca dell’essere umano. Rilievo etico chiamato “giustizia”.

E giustizia significa "dare a ciascuno il suo", riconoscere a ogni uomo ciò che gli spetta per natura; significa riconoscere l’uguaglianza nel senso di pari dignità, ossia il dovere di trattare ogni uomo in quanto uomo a prescindere da altre considerazioni estrinseche, quali l’appartenenza politica, religiosa, culturale, ma anche la differenza sessuale, cronologica o la diversità nelle condizioni di esistenza sociali e personali (salute/malattia, abilità/disabilità).

Il principio di uguaglianza si radica nell’ "essere" dell’uomo, indipendentemente dal suo "esistere" o dal suo "agire". La dignità è dunque una condizione ontologica, originaria e invariabile, senza sfumature o gradazioni:  ogni uomo ha una dignità da quando inizia a esistere fino a quando cessa di esistere.

Un diritto che si estranei, o pretenda di estraniarsi, radicalmente dai valori apre al pericolo di un uso "dis-umano" del diritto, di un uso del diritto "contro" l’uomo. Nel diritto è importante recuperare quella consapevolezza, che è progressivamente maturata e si è consolidata dopo le atroci esperienze storiche dei totalitarismi:  la consapevolezza che il diritto non può divenire mero strumento formale asservito estrinsecamente alla volontà di chi si impone con la forza e non può limitarsi alla registrazione della prassi (quale essa sia).

Significa invece identificare nella tutela della natura umana l’orizzonte di senso e la misura critica del diritto, il valore che precede e va oltre il diritto stesso  che dovrebbe costituire l’orientamento per il legislatore e il giudice, nel momento in cui sono chiamati a intervenire nell’ambito della regolamentazione dell’applicazione delle tecnologie scientifiche.

Padre Renato Gaglianone

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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