il Punto Coldiretti

Oltre il il G8 di Cison

Il Vertice di Cison di Valmarino (Treviso) coerentemente con il prossimo vertice della Maddalena, è limitato agli Stati che rappresentano il 90 % del PIL e l’80 % del commercio mondiale.

Questa  situazione deve indurre i partecipanti al Vertice a una profonda riflessione, perché appunto coloro la cui voce ha meno forza nello scenario politico (ad es. l’Africa come è emerso nel forum dell’Organizzazioni agricole africane dello scorso 15 aprile a Roma) sono quelli che soffrono di più i danni di una crisi di cui non portano la responsabilità. Nello stesso tempo essi, a lungo termine, sono quelli che hanno più potenzialità per contribuire al progresso di tutti.

E’ necessario, allora, uscire dal piccolo e non aver paura di fare ricorso ai meccanismi e agli strumenti multilaterali esistenti nel complesso delle Nazioni Unite e delle agenzie ad essa collegate, affinché sia ascoltata la voce di tutti i Paesi del mondo e affinché le misure e i provvedimenti decisi siano condivisi da tutti. Se così non dovesse essere si rischierà che, ancora una volta, gli egoismi di parte prevarranno sui diritti dei più.

Benedetto XVI scrivendo al premier inglese Brown lo scorso 30 marzo ricorda che: “l’unico fondamento vero e solido è la fiducia nell’uomo. Perciò tutte le misure proposte per arginare la crisi devono cercare, in ultima analisi, di offrire sicurezza alle famiglie e stabilità ai lavoratori e di ripristinare, tramite opportune regole e controlli, l’etica nelle finanze.” Si riscontra un deficit di etica nelle strutture economiche. Se c’è un insegnamento di cui far tesoro in una simile situazione e che l’etica non è "fuori" dall’economia, ma "dentro" e che l’economia non funziona se non porta in sé l’elemento etico.

Continua ancora il Papa: “Perciò, la rinnovata fiducia nell’uomo, che deve informare ogni passo verso la soluzione della crisi, troverà la sua migliore concretizzazione nel coraggioso e generoso potenziamento di una cooperazione internazionale capace di promuovere un reale sviluppo umano ed integrale. La fattiva fiducia nell’uomo, soprattutto la fiducia negli uomini e nelle donne più povere – dell’Africa e di altre regioni del mondo colpite dalla povertà estrema – sarà la prova che veramente si vuole uscire dalla crisi senza esclusioni e in modo permanente e che si vuole evitare decisamente il ripetersi di situazioni simili a quelle che oggi ci tocca vivere”.

L’attività economica e il progresso materiale devono essere posti a servizio dell’uomo e delle società; se ci si dedica ad essi con la fede, la speranza e la carità dei discepoli di Cristo, anche l’economia e il progresso possono essere trasformati in luoghi di salvezza e di santificazione; anche in questi ambiti è possibile dare espressione ad un amore e ad una solidarietà più che umani e contribuire alla crescita di una umanità nuova, che prefiguri il mondo dei tempi ultimi.683 Gesù sintetizza tutta la Rivelazione chiedendo al credente di arricchire davanti a Dio (cfr. Lc 12,21): anche l’economia è utile a questo scopo, quando non tradisce la sua funzione di strumento per la crescita globale dell’uomo e delle società, della qualità umana della vita. (cfr. Compendio DSC n. 326)

Padre Renato Gaglianone

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