il Punto Coldiretti

Ue, Religioni e crisi economica

Grazie all’art. 17 del trattato di Lisbona, quello che da cinque anni era lasciato alla buona volontà dei rappresentati UE, il colloquio tra Unione Europea e Rappresentati delle Religioni, diventerà obbligatorio.

Il presidente della Commissione Europea Barroso e il presidente del Parlamento Europeo Hans-Gert Pöttering si sono congratulati per questo incontro e per l’ampio scambio di punti di vista che ha permesso di ribadire che  l’Unione Europea non è basata sul modello capitalistico, fondato sul materialismo, ma sul modello dell’economia sociale di mercato, che pone l’uomo al centro delle sue preoccupazioni. E questo a seguito di alcune riflessioni proposte dai rappresentati della Comece, Commissione delle Conferenze Episcopali della Comunità Europea.

Infatti il Presidente Mons.Adrianus van Luyn ha detto che: “La crisi economica attuale rivela una crisi spirituale e una falsa gerarchia di valori” e ha continuato dicendo che la mancanza di responsabilità che ha portato alla crisi economica non dovrebbe essere attribuita solo ai banchieri e ai commercianti, ma anche a quei responsabili politici che hanno fatto promesse che andavano al di là degli impegni che volevano realmente mantenere, ad esempio gli Obiettivi del Millennio in materia di sviluppo.

Mons. Diamund Martin dicendo “Se non riusciamo ad avviare politiche volte a valorizzare i talenti dei più vulnerabili, gli emarginati si troveranno, all’arrivo della recessione, ancora più emarginati e la società ancor più fragile”, ha fatto appello all’istituzione di caratteristiche etiche e giuridiche idonee che permettano all’economia di funzionare in modo efficace e di realizzare la propria funzione sociale.

La mancanza di fiducia nell’economia di mercato liberale, soprattutto nei paesi dell’Europa centrale e orientale, che avevano creduto, negli ultimi ventenni, a questo tipo di economia, rischia di incrinarsi seriamente  è quanto sostenuto da Monsignor Reinhard Marx, Arcivescovo di Monaco e vicepresidente della Comece.

Un comunicato della Comece rende noto che oltre agli Episcopati cattolici, Invitati dal presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso, circa venti rappresentanti delle religioni cristiana, ebraica e musulmana, provenienti da dodici Stati membri e dalla Russia, si sono riuniti a Bruxelles per scambiare opinioni sulla crisi economica e finanziaria e dare un contributo etico al dibattito sulla gestione economica europea e mondiale.

Oltre a quanto detto dagli altri membri della Comece il Cardinale Arcivescovo di Praga, ha rivolto un appello a favore di un’educazione alla responsabilità che punti al bene comune e si diriga a tutti i livelli: agenti finanziari, famiglie, imprese, autorità pubbliche, società civile. Questa educazione alla responsabilità può trovare una solida base nei principi della Dottrina Sociale della Chiesa: il bene comune universale, la destinazione universale dei beni e la priorità del lavoro sul capitale.

Al termine dell’incontro si è registrata la soddisfazione di tutti per gli autorevoli contributi espressi e da parte di tutti ci si è augurati che entri in vigore il trattato di Lisbona che renderà questi incontri obbligatori.

Padre Renato Gaglianone

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi