Vacanze, istruzioni per l’uso
Il Papa è da qualche settimana a Castel Gandolfo per il suo periodo di riposo estivo: un tempo per ritemprare le energie ma anche per prepararsi all’intensa attività che lo attende nelle prossime settimane, a cominciare dal viaggio a Madrid per la Giornata mondiale della gioventù. Sull’esempio di P. Lombardi (cfr. “Octava Dies” del 24 luglio), vi propongo quanto il Papa, con alcuni suggerimenti brevi ma preziosi, ha indicato come percorso necessario per una vacanza all’insegna della “ricreazione”. All’Angelus di domenica 3 luglio, rivolgendosi ai pellegrini di lingua francese li esortava così: “Chers pèlerins francophones, de façon providentielle, alors que pour beaucoup débutent les vacances, les textes de ce dimanche nous orientent vers le repos et la sérénité. Il ne s’agit pas de partir en repos pour partir, mais bien de vivre d’une façon nouvelle nos relations avec nos proches, avec Dieu, en prenant du temps pour cela. Jésus nous invite à venir à Lui, à nous confier à Lui. La foi en sa présence nous apporte la sérénité de celui qui se sait toujours aimé du Père. Faisons une large place à la lecture de la Parole de Dieu, particulièrement de l’Evangile que vous ne manquerez pas de mettre dans vos bagages de vacances!”. Anzitutto, ha invitato chi può permettersi un po’ di riposo a cercare di usare questi giorni per vivere in un modo nuovo le relazioni con gli altri e con Dio. Se si può interrompere il ritmo quotidiano frenetico o affannoso, è bene prendere un po’ di tempo da dedicare agli altri e al Signore. Il Papa suggerisce anche di mettere nella propria valigia la Parola di Dio, in particolare il Vangelo. La domenica successiva, 10 luglio, sempre rivolgendosi ai Pellegrini di lingua francese li ha invitati a guardare la creazione intorno a noi, ammirarne la bellezza e trasalire nello stupore che fa presentire la presenza e la grandezza del Creatore. E’ un dono magnifico, da osservare con l’attenzione con cui la guardava Gesù, che ne sapeva interpretare il linguaggio e i segni. Un dono da rispettare, custodire, proteggere, di cui essere responsabili di fronte a Dio, agli altri, all’umanità del futuro. “En ce temps de vacances, chers pèlerins francophones, et particulièrement les choristes de la Basilique Notre-Dame de Lausanne, je vous invite à refaire vos forces en vous émerveillant devant les splendeurs de la Création. Parents, apprenez à vos enfants à observer la nature, à la respecter et à la protéger comme un don magnifique qui nous fait pressentir la grandeur du Créateur ! En parlant en paraboles, Jésus a utilisé le langage de la nature pour expliquer à ses disciples les mystères du Royaume. Que les images qu’il emploie nous deviennent familières ! Retenons que la réalité divine est cachée dans notre vie quotidienne comme le grain enfoui dans la terre. Á nous de lui faire porter du fruit!”. Benedetto XVI, in questo terzo passo, all’Angelus dello scorso 17 luglio, ha invitato i viaggiatori e pellegrini estivi a scoprire con curiosità intelligente e profonda i monumenti del passato come testimonianze di cultura e di fede, vero patrimonio spirituale di legami con le nostre radici, luoghi – come le cattedrali o le abbazie – in cui la bellezza aiuta a riconoscere la presenza di Dio e invita alla preghiera per l’umanità in cammino nel terzo millennio. Amicizia, lettura, natura, cultura, per nutrire e rinfrancare lo spirito e continuare rinnovati la strada. Testualmente così si è espresso: “Chers pèlerins francophones, le temps des vacances est certainement propice à un enrichissement culturel et spirituel. À travers les innombrables sites et monuments que vous visitez, puissiez-vous découvrir la beauté de ce patrimoine universel qui nous relie à nos racines! Soyez attentifs à vous laisser questionner par le bel idéal qui animait les bâtisseurs de cathédrales et d’abbayes, quand ils édifiaient ces signes éclatants de la présence de Dieu sur notre terre. Que cet idéal devienne le vôtre et que l’Esprit Saint, qui voit le fond des cœurs, vous inspire de prier dans ces lieux en rendant grâce et en intercédant pour l’humanité du 3ème millénaire!”. Per ultimo, nell’intervento di Domenica scorsa (24 luglio) parlando sempre in francese dopo la recita dell’Angelus, il Papa ha aggiunto un nuovo consiglio, invitando “ad approfittare di questo periodo di vacanze per cercare Dio e chiedergli di liberarci da tutto ciò che ci ostacola inutilmente”. La ricerca di Dio, dunque, frutto di un’azione saggia e intelligente perciò, conclude Benedetto XVI: “Chiediamo un cuore intelligente e saggio che sappia incontrarlo”. Buone vacanze Padre Renato Gaglianone |
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