il Punto Coldiretti

Progetti di ricerca, sperimentazione e sviluppo per giovani imprenditori

Il 30 aprile prossimo scade il termine per la presentazione al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali di progetti di ricerca, sperimentazione e sviluppo proposti direttamente dalle imprese agricole condotte da giovani agricoltori e realizzati in collaborazione con Istituti pubblici di ricerca.

Il budget complessivo a disposizione del Ministero per questa specifica iniziativa è pari a 4.000.000 di euro che fanno riferimento al “Fondo per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile in agricoltura” che comprende, oltre alla ricerca, anche altre misure quali: Promuovere lo spirito e la cultura d’impresa, Premiare la nuova impresa giovanile, Incentivare la diffusione dei servizi di sostituzione per le imprese giovanili.

L’obiettivo della misura proposta dal Mipaaf riguardante la ricerca è quello di favorire sia l’emersione della domanda di innovazione e sviluppo direttamente da parte delle imprese, con un approccio bottom up che, contemporaneamente, agevolare una cooperazione più stretta ed efficace tra giovani imprenditori e mondo della ricerca al fine di favorire il trasferimento di conoscenze nelle realtà imprenditoriali.
Con questa iniziativa, quindi, il Ministero intende promuovere progetti che, basati su specifiche esigenze di innovazione delle imprese, abbiano ricadute positive immediate nel sistema produttivo agroalimentare, aumentando la competitività delle imprese nel mercato nazionale ed internazionale.
Ogni progetto di ricerca ammesso potrà disporre di un contributo pubblico che non potrà essere superiore al 70% del costo totale del progetto stesso e comunque non superiore a 400.000 euro.
All’istituto pubblico di ricerca può essere riconosciuto al massimo il 50% di tale costo che sarà cofinanziato all’80%, mentre all’impresa o alle imprese raggruppate proponenti va la parte restante che è cofinanziata al 60%.

La partecipazione dell’impresa ai costi è pertanto pari al 40% del valore progettuale e tale partecipazione può essere totalmente o parzialmente finanziata con i costi di personale, con i maggiori costi derivanti dalle attività di sperimentazione o con i costi relativi all’uso delle strutture aziendali messe a disposizione per le attività.
Il bando di ricerca non mette limiti alla progettualità, né in termini di settori o filiere coinvolte, né in termini di aree geografiche ammissibili a contributo.

Come detto in precedenza, l’impresa, o le imprese proponenti, devono obbligatoriamente collaborare, sia in fase di definizione dell’idea progettuale che in fase di sperimentazione, con un Istituto Pubblico di Ricerca, ad esempio con le Università, con uno degli istituti facenti parte della rete del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura – CRA, con l’Enea, con il CNR, etc..
I progetti di ricerca avranno maggiori possibilità di successo se, oltre che avere un forte carattere di innovatività, comprenderanno, nella partnership, anche altri soggetti della filiera interessata, quali ad esempio quelli della trasformazione, della distribuzione, della logistica, dei servizi, etc..

Per qualsiasi informazione rispetto al bando di ricerca gli interessati possono prendere contatto con l’Area Ricerca Formazione e Sviluppo della Confederazione.

 

 

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