Via libera del Senato al Ddl Montagna, riconosciuto ruolo strategico di agricoltori e allevatori
Coldiretti esprime soddisfazione per l’approvazione definitiva in Senato del disegno di legge per il riconoscimento e la promozione delle zone montane, un provvedimento che riporta la montagna al centro dell’agenda del Paese con interventi su sanità, scuola, connettività, mobilità e attività agro-silvo-pastorali. L’approvazione della legge sulla montagna secondo la Coldiretti costituisce un importante strumento per recuperare la marginalità economica e sociale di un’ampia parte del nostro territorio che soffre di problemi di spopolamento. La legge si richiama anzi tutto all’art. 44 della costituzione riconoscendo la centralità dell’utilizzo agricolo e forestale delle terre introducendo risorse e strumenti operativi per rimuovere squilibri territoriali e consentire l’effettivo accesso a servizi sociali come scuole e ospedali. “È un segnale atteso dai nostri allevatori e agricoltori: la legge riconosce finalmente il valore strategico delle attività che mantengono vivi pascoli, boschi e borghi, presidiano il territorio e prevengono il dissesto. Ora servono decreti attuativi rapidi e calibrati sulle specificità delle Terre Alte, dichiara il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. A disposizione delle politiche per la montagna – sanità, scuola, agricoltura, mobilità, servizi digitali e turismo, oltre a misure contro lo spopolamento e incentivi per il personale che opera in montagna – sono destinati 200 milioni di euro annui nel triennio 2025-2027 del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane- Fosmit. Il via libera al provvedimento risponde anche al bisogno di più innovazione e infrastrutture, valorizzando il ruolo degli imprenditori agricoli nel presidio del patrimonio idrico e boschivo, nella prevenzione di incendi e dissesti e nel sostegno al turismo sostenibile, grazie anche agli oltre 7.500 agriturismi attivi in aree montane. L’approvazione della legge, oltre ad attuare il vincolo costituzionale di valorizzazione e sviluppo dei territori montani, rappresenta inoltre un’opportunità per ridurre la dipendenza energetica dall’estero con la gestione sostenibile dei boschi e la produzione di energia rinnovabile da legno e biomasse. “I boschi possono diventare motore di un’economia locale fondata su transizione ecologica ed economia circolare – sottolinea Prandini – con il teleriscaldamento a biomassa che garantisce autonomia energetica nelle aree non servite dal gas”. Per Coldiretti sarà ora decisivo che i provvedimenti di attuazione della legge sostengano concretamente l’agricoltura e l’allevamento di montagna, rafforzando le indennità compensative, tutelando prati e pascoli, sostenendo filiere lattiero-casearie e carni DOP/IGP, favorendo il ricambio generazionale e assicurando servizi essenziali e connettività. Centrale anche la semplificazione, con procedure rapide e coordinate tra Stato, Regioni e Comuni montani. “Con questa legge si riconosce il ruolo insostituibile degli agricoltori come custodi della montagna. Chiediamo che le risorse arrivino subito nei territori, premiando chi lavora ogni giorno in condizioni difficili per produrre cibo di qualità, salvaguardare la biodiversità e offrire servizi ai cittadini e ai turisti”, conclude Prandini. |
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