il Punto Coldiretti

Al via il progetto Papillons sull’uso delle plastiche in agricoltura

Coldiretti ha partecipato alla prima riunione del progetto Horizon Papillons che ha come obiettivo quello di ridurre l’impatto delle plastiche in agricoltura e gli additivi chimici che apportano al suolo. Al progetto partecipano ben 20 Paesi europei. L’impatto dell’inquinamento nel lungo termine è sconosciuto per cui il progetto intende colmare il gap di informazioni a riguardo.

Secondo Ape Europe sono state prodotte 1.326.000 t. di rifiuti plastici agricoli di cui solo il 28% è stato riciclato, il 30% avviato al recupero energetico e il 42% smaltito in discarica, alcuni tipi di rifiuto plastico (pacciamature, film per insilati) presentano a fine vita un elevato livello di impurità per le pacciamature è stato calcolato che al ritiro fino al 50-75% del peso inziale del telo sia costituito da impurità. Proprio a causa dell’elevato livello di contaminazione e del basso spessore i teli per la pacciamatura non sempre sono facili da riciclare.

Gli obiettivi del progetto sono: valutazione della contaminazione delle plastiche collegate ai diversi sistemi agricoli europei considerando sia l’uso intenzionale che quello non intenzionale; studiare gli effetti della contaminazione della plastica nel suolo ed effettuazione di esperimenti in campo al fine di individuare gli effetti sul suolo delle proprietà fisiochimiche, gli effetti sugli organismi, colture, microrganismi ed api; trovare sinergie con altri contaminanti del suolo come prodotti fitosanitari e farmaci veterinari; individuare gli effetti dell’uso delle plastiche e la contaminazione a livello dell’impresa agricola; studiare anche gli effetti sui servizi eco-sistemici e gli indicatori socio economici delle imprese agricole; esaminare gli effetti delle plastiche rispetto al trasporto e la degradazione nell’ambiente con riferimento al suolo e lungo la catena agroalimentare; individuare modalità di supporto con nuovi strumenti per l’impresa agricola.

Coldiretti ha evidenziato che in Italia solo per i teli impiegati per la pacciamatura si stima un uso di circa 30.000 tonnellate Altri impieghi delle plastiche sono dovuti alle coperture delle serre permanenti e semipermanenti, tubi impiegati per l’irrigazione, le manichette, contenitori di fitofarmaci e fertilizzanti. Coldiretti ha inoltre evidenziato come il futuro sia quello di ricorrere a materiali biodegradabili. In particolare per quanto riguarda film plastici già da tempo Coldiretti promuove il ricorso a teli biodegradabili. Del resto, non c’è convenienza per l’agricoltore ad usare film plastici in quanto oltre all’impatto inquinante sull’ambiente si hanno costi legati allo smaltimento

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