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Approvato l’uso del pendimetalin su erba medica e trifoglio da seme

Il Ministero della Salute ha autorizzato l’estensione d’impiego, su erba medica da seme e trifoglio da seme del pendimetalin (nome del formulato commerciale Activus Me) contro la cuscuta, per il periodo 11 febbraio – 10 giugno 2021. Il formulato è in sospensione acquosa concentrata di capsule. Il provvedimento é un’estensione di impiego temporanea in quanto la sostanza attiva è già autorizzata, in via definitiva, su numerose colture orticole, frutticole e cereali.

Si tratta di un diserbante da distribuire sul terreno ove svolge la sua azione inibendo la germinazione dei semi e lo sviluppo dei germinelli delle più importanti infestanti annuali, sia graminacee sia dicotiledoni. Le infestanti sono controllate anche nello stadio di plantula, purché le graminacee non abbiano superato lo stadio di 1- 1,5 foglie e le dicotiledoni lo stadio di 2-3 foglie vere.

La cuscuta è una convolvulacea parassita dal fusto filiforme, giallastro o rosso con il quale avvolge la pianta ospite. Nei punti in cui le due piante vengono a contatto, la pianta parassita emette degli austori che le permettono di assorbire il nutrimento dalla pianta parassitata.

Per quanto concerne specialmente erba medica e trifoglio destinate alla produzione di semente risulta di fondamentale importanza disporre di prodotti fitosanitari per arginare i danni provocati dall’infestante e preservare la sostenibilità delle produzioni. Le due colture, infatti, soffrono la presenza della cuscuta, che è in grado di compromettere la certificazione della semente con la sola presenza.

In Italia, secondo i dati Istat (anno 2020) si coltivano 710.726 ettari di erba medica a fronte di una produzione di 213.284.000 quintali (unità foraggere 2.879.266).

L’erba medica è erroneamente ritenuta una coltura secondaria nell’agricoltura professionale e poco interessante sotto il profilo economico. In realtà studi condotti dall’Università di Perugia dimostrano che tale assunto è in parte infondato in quanto i dati economici evidenziano una redditività superiore ad altri seminativi tradizionali quali cereali a paglia e oleaginose. E’ stata effettuata, con tali studi, un’analisi comparata tra differenti areali di coltivazione italiani, la collina asciutta del centro Italia e la pianura irrigua padana, dai quali emerge che l’erba medica è al primo posto tra le colture foraggere, anche sul piano della redditività e potrebbe costituire un valido investimento per l’agricoltore in molte situazioni.

Il mercato del fieno di erba medica ha registrato negli ultimi anni un trend molto altalenante le cui cause sono dovute non solo all’andamento climatico stagionale annuale: i fattori da prendere in considerazione sono molteplici e determinano un’oscillazione strutturale comune ad altri prodotti agricoli.

Innanzitutto, si registrano problemi nell’incontro tra la domanda e l’offerta di fieno causata, secondo tali studi, dal fatto che gli agricoltori spesso operano sul mercato a spot, per cui le vendite sono eseguite per partite diverse e giorno per giorno, senza un adeguato coordinamento di filiera. In tal modo, si verifica una mancanza di programmazione dei tempi d’immissione e delle quantità da vendere delle diverse produzioni. Altro fattore è l’incremento dell’offerta, indotto dalla nuova Pac, che ha incentivato una maggiore diversificazione colturale promuovendo l’introduzione di leguminose negli ordinamenti colturali.

In ultimo, la domanda è ampiamente influenzata dal comparto zootecnico, in particolar modo nel settore latte, che negli ultimi anni ha visto alternarsi periodi di crisi ad altre fasi positive.

I trifogli da erbaio sono piante a portamento eretto, facilmente meccanizzabili e con un foraggio di qualità buona ed idoneo per la fienagione o per la produzione di fieno-silo. E’ molto utilizzato anche per la costituzione di prati e pascoli sia in coltura pura che consociata con graminacee o in miscugli

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