il Punto Coldiretti

Autorizzato il bifenox in uso d’emergenza contro le infestanti del pomodoro

Il Ministero della Salute ha accolto la richiesta presentata da Coldiretti per l’uso d’emergenza del bifenox su pomodoro contro le infestanti, in particolare, Solanum nigrum. I trattamenti sono consentiti ai sensi del decreto ministeriale dal 24 marzo al 21 luglio 2020.

La coltura del pomodoro in pieno campo presenta rilevanti problemi di difesa fitosanitaria conseguenti alla revoca di Oxadiazon. In particolare, al momento, non risultavano presenti erbicidi registrati in grado di integrare l’attività per il controllo di Solanum nigrum che rappresentano la principale infestante in quanto difficile, da controllare ed in grado di generare ingenti danni quali-quantitativi.

Risultava, pertanto, di fondamentale importanza poter disporre di una sostanza attiva in grado di controllare Solanum nigrum per poter preservare la sostenibilità della coltura considerato che nella campagna di trasformazione 2019, sono stati messi a coltura 77.437 ha di pomodoro da industria pari a 49 953 052 q. ai quali si aggiungono 16.706 di pomodoro per una produzione pari a 5 324 553 q. (dati Istat) con un incremento del +6,4% rispetto all’anno precedente. In tale contesto, l’impatto negativo, in termini di superfici coltivate che potrebbe generarsi in seguito alla difficoltà di controllo delle infestanti e relativa sostenibilità per l’agricoltore, si ripercuoterebbe direttamente sulla disponibilità di prodotto per l’industria di trasformazione coinvolgendo l’intera filiera.

Per fronteggiare tale problematica, è stata individuata la sostanza attiva Bifenox che presenta un ottimo profilo eco-tossicologico ed è già autorizzata a livello comunitario e nazionale su altre colture. Appartiene ad un gruppo di erbicidi, con meccanismo d’azione analogo ad oxadiazon, ma di diversa famiglia chimica. Nelle prove effettuate dai Centri di Saggio, ha mostrato attività idonea su Solanum nigrum (analogamente a quanto avviene nell’uso su soia per cui è registrato) ed adeguata selettività quando utilizzato in pre-trapianto del pomodoro.

La mancata autorizzazione del bifenox avrebbe comportato per gli agricoltori seri problemi per garantire le produzioni richieste dall’industria di trasformazione italiana e si sarebbe profilato il rischio di importazione disemilavorati da Paesi terzi, che non garantiscono le stesse caratteristiche qualitative e di sicurezza, causando un ingente danno all’immagine della filiera del pomodoro “made in Italy” e la perdita di posti di lavoro nell’industria.

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