il Punto Coldiretti

Autorizzazione a rischio per 1,3D e cloropicrina: tra le alternative biofumigazione e Crotolaria juncea

I Consorzi Agrari d’Italia (Cai) hanno effettuato a Bologna, alla presenza di Coldiretti, una dimostrazione in campo per gli agricoltori ed i tecnici sulla tecnica della biofumigazione sperimentata da anni in collaborazione con il Crea-Cerealicoltura e colture industriali  di Bologna.

Il sovescio è stato effettuato ricorrendo alla Crotolaria Juncea (varietà Madras). Crotolariajuncea è una pianta leguminosa utilizzata come sovescio primaverile-estivo presenta le seguenti caratteristiche:

  • apporta fino a 55 ton./ha di sostanza fresca ( al 33% di s.s)
  • Biomassa radici 3,6 ton./ha di sostanza fresca
  • Libera nel terreno molecole della classe degli alcaloidi pirrolizidinici
  • Apporta fino a 250 kg/ha di azoto organico
  • Controlla nematodi ed elateridi
  • Migliora la sostanza organica del terreno

La prova dimostrativa si è svolta in un’azienda agricola Coldiretti, nei pressi di  Bologna, su grandi parcelloni a pieno campo ed ha avuto questa impostazione sperimentale:

  • La semina della coltura da sovescio è avvenuta dopo la raccolta del frumento.
  • Tipo di lavorazione: minima lavorazione
  • Data di semina: 2 luglio 2020;
  • Quantità di seme 25 kg/ha
  • Tipo di seminatrice: da frumento;
  • 1 irrigazione con 25 mm dopo la semina
  • Sfalciatura ed interramento 2 ottobre 2020

Sullo stesso terreno (parcellone B), a confronto con il parcellone non sovesciato (parcellone A), è stata seminata la patata nella primavera successiva in data 15 marzo 2021.La tecnica colturale adottata su patata nel 2021 è stata la medesima in entrambi i parcelloni, sia con che senza sovescio.

La prova ha dimostrato:

Parcellone A senza sovescio di Crotolaria

Parcellone B con sovescio di Crotolaria

430 quintali/ettaro - calibro 40/75: 87%

463 quintali/ettaro - calibro 40/75: 86,8%

Ferretto = 8,8%

Ferretto = 7%

Ferretto :+21% senza sovescio di crotolaria;

NB: la % del ferretto è al netto degli altri parametri valutati nello scarto: marcio, todello, terra, ecc.

Nella Tabella si vede che dove è avvenuto interramento di Crotolaria l’anno prima, si è prodotto 3.300 kg (33 quintali) di patate in più. Considerato un prezzo medio di 0,25 €/kg, si é ottenuto una maggiore Plv di 825 €/ettaro. In più si ha una riduzione della presenza degli elateridi del 21%.

Questi risultati confermano l’applicabilità in campo delle  precedenti prove sperimentali proposte dal Crea – cerealicoltura e colture industriali di Bologna ed effettuate in collaborazione con Cai e Veneto Agricoltura ( Regione Veneto).

Nell’ambito della produzione integrata il Psr dell’Emilia Romagna incentiva tale pratica agronomica sotto la voce ”Seminativi azioni agronomiche avanzate (impiego pellets naturali o piante biocide)”.

Alla luce del fatto che la Commissione Ue sembra non intenzionata a rinnovare l’autorizzazione dell’1,3D e della cloropicrina, tali tecniche assumono una notevolissima importanza, anche per la loro eco compatibilità.

Rispetto all’impiego di queste tecniche l’Italia si è mostrata assolutamente all’avanguardia come ha dimostrato il Simposio mondiale sulla biofumigazione tenutosi a primavera di quest’anno.

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