Clima, così l’agricoltura Ue contribuirà a ridurre l’inquinamento
Entra in vigore il 9 luglio prossimo il regolamento Ue, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 19 giugno, relativo alle riduzioni annuali vincolanti delle emissioni di gas serra a carico degli Stati membri nel periodo 2021-2030. Si applica alle emissioni nei settori dell’energia, dei processi industriali, dell’agricoltura e dei rifiuti. Si tratta del contributo al clima in base agli impegni assunti con l’accordo di Parigi che fissa l’obiettivo per la Ue di ridurre le emissioni del 30% al 2030. Il calcolo per ciascun Stato membro è effettuato sulla base delle emissioni del 2005. Per l’Italia l’impegno è di tagliare le emissioni del 33 per cento. Il regolamento indica gli obblighi per gli Stati, fissa le assegnazione annuali e introduce anche criteri di flessibilità. Gli obiettivi definiti dal nuovo regolamento sono coerenti con quelli della Politica agricola comune al 2030 connessi a biodiversità, economia circolare e strategia forestale. Il settore agricolo e forestale può dare un grande contributo alla mitigazione del clima riducendo le emissioni ma soprattutto aumentando gli assorbimenti di carbonio. Il regolamento sarà riesaminato nel 2024 e successivamente ogni cinque anni, al fine di valutarne il funzionamento generale, in particolare per quanto riguarda l’esigenza di rendere più rigorose le politiche e le misure Ue. Anche il contributo delle misure legate al cambio di destinazione d’uso dei suoli, grazie all’introduzione di alcune flessibilità, potrà contribuire direttamente al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni in Europa. |