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Contributi per il rimboschimento: ecco le istruzioni del Mipaaf

Messa in sicurezza e manutenzione del suolo e rimboschimento: sono le azioni (messe in campo dalle aziende agricole e forestali) finanziate dal Fondo per il rimboschimento e la tutela ambientale e idrogeologica delle aree interne secondo le modalità e i criteri indicati dal decreto del Mipaaf 29 settembre 2021 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 3 novembre scorso.

Lo stanziamento è di 3 milioni di cui un milione di residui del 2020 e 2 milioni per l’anno 2021. Il budget è destinato alle regioni e Province autonome di Trento e Bolzano ed è suddiviso in base all’estensione della superficie forestale in ettari stimata dall’ultimo Inventario nazionale delle foreste e dei serbatoi forestali di carbonio – (INFC). Un milione di euro è assegnato alle Regioni Sardegna, Toscana, Piemonte e Puglia che occupano un terzo della superficie forestale italiana, mentre 2 milioni di euro vengono ripartiti alle altre regioni e province autonome.

Destinatari dei contributi sono le aziende agricole e quelle forestali che devono avere la disponibilità dei terreni su cui si intende realizzare l’intervento e devono essere regolarmente iscritte all’albo delle imprese forestali della regione dove si intende realizzare il progetto. Le aziende inoltre non devono aver beneficiato di altri finanziamenti pubblici concessi per le stesse aree e i medesimi interventi nei tre anni precedenti la concessione del contributo.

Le domande vanno presentate secondo le modalità definite dalle regioni. Sono ammessi contributi per interventi che spaziano dalla realizzazione e manutenzione straordinaria di opere di sistemazione idraulico-forestale finalizzati a ridurre il rischio idrogeologico (inclusa la viabilità forestale), al ripristino e miglioramento delle superfici forestali degradate a causa di eventi estremi ma anche di incendi boschivi.

Sono stati anche definiti dei criteri di priorità che, per esempio, premiano i progetti delle aziende che operano nei comuni montani, quelli nelle aree definite come boschi di protezione o ancora nelle aree classificate ad alto rischio di incendi o sottoposte a vincolo idrogeologico. Priorità anche per iniziative finalizzate a ridurre il rischio idrogeologico nelle aree ricadenti nei bacini idrografici sottesi a centri abitati.
Corsia preferenziale per gli interventi effettuati da imprenditori agricoli e forestali di età inferiore ai quaranta anni, compiuti alla data di chiusura del bando. La copertura prevista per ogni singolo progetto è pari al 100% dei costi e l’aiuto è concesso secondo la regola “de minimis”.

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