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Efsa: sul glifosato ancora molti aspetti oscuri

Il verdetto dell’Efsa sul glifosato a una prima lettura sembra complessivamente positivo, ma in realtà da un’analisi più attenta  emergono ancora molti aspetti oscuri e poco tranquillizzanti. Nelle conclusioni del lavoro di valutazione del rischio l’Efsa scrive di non aver “individuato alcuna area di preoccupazione critica in relazione al rischio che esso comporta per l’uomo, gli animali o l’ambiente”.  Ma la stessa Agenzia ha dichiarato che “tra le questioni che non è stato possibile risolvere in via definitiva rientrano la valutazione di una delle impurità presenti nel glifosato, la valutazione del rischio alimentare per i consumatori e la valutazione dei rischi per le piante acquatiche”.

Altri aspetti  e non certo di secondo piano  restano da chiarire. Per esempio la biodiversità. Gli esperti hanno infatti riconosciuto che “i rischi associati agli usi rappresentativi del glifosato sono complessi e dipendono da molteplici fattori”.  E mancando peraltro  metodologie armonizzate, sulla base delle informazioni disponibili.  non si possono trarre conclusioni definitive sulla valutazione del rischio.

Conclusione? L’Efsa invita “i gestori del rischio a prendere in considerazione misure di mitigazione”.  Altro dato che allarma è l’effetto sui mammiferi. Lo studio precisa che “per quanto riguarda l’ecotossicologia, il pacchetto di dati ha consentito un approccio conservativo alla valutazione del rischio, che ha identificato un rischio elevato a lungo termine per i mammiferi in 12 dei 23 usi proposti del glifosato”. E infine mancano informazioni sulla tossicità di uno dei componenti della formulazione di pesticidi a base di glifosato necessarie per portare a termine la valutazione del rischio. Promozione dunque, ma con molte riserve.

Le conclusioni dell’Efsa sulla revisione paritetica della valutazione del rischio relativa al glifosato sono state trasmesse  il 6 luglio, la stessa data di pubblicazione, alla Commissione europea e agli Stati membri per orientare la decisione che sono chiamati ad adottare in merito all’opportunità di mantenere il glifosato nell’elenco dell’Unione europea delle sostanze attive approvate nei prodotti fitosanitari. Si ricorda che il periodo di approvazione del glifosato termina il 15 dicembre 2023.

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