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Fer-Play: via al progetto sui fertilizzanti alternativi per la salute del suolo

Garantire la fertilità del suolo e la produttività delle colture proteggendo gli ecosistemi e riducendo la dipendenza dalle importazioni. Con questa premessa, Coldiretti aderisce, supportata da Ager, al progetto Fer-Play, una iniziativa finanziata dall’Unione Europea per mappare, valutare e far conoscere i benefici dei fertilizzati alternativi a quelli di sintesi, prodotti con materiale di recupero.

I fertilizzanti convenzionali sono, infatti, efficaci, ma hanno un maggiore impatto ambientale e rendono gli imprenditori agricoli dell’Unione Europea dipendenti da Paesi Terzi e quindi soggetti alle tensioni geopolitiche e alla volatilità dei prezzi. I fertilizzanti ricavati da prodotti di scarto possono, quindi, rappresentare una valida alternativa.

Tra questi sicuramente il digestato proveniente da impianti di biogas alimentati con gli scarti zootecnici, per la cui equiparazione a fertilizzante da tempo Coldiretti si sta battendo. Il digestato, infatti, è un sottoprodotto derivante dal processo di digestione anaerobica che può essere utilizzato come fertilizzante sulle principali colture agrarie, contribuendo alla chiusura naturale del ciclo dei nutrienti nel rispetto dei principi della bioeconomia.

Il suo utilizzo garantisce una concimazione completa senza la necessità di ricorrere ai concimi chimici, riducendo gli effetti diretti sull’ambiente e sulla salute pubblica e assicurando valore aggiunto alla filiera zootecnica attraverso un aumento della resa energetica della trasformazione dei foraggi per la produzione di alimenti.

Al contempo, inoltre, il suo corretto utilizzo riduce le emissioni di ammoniaca e di protossido di azoto assicurando una drastica riduzione del particolato (anche del 20-50 %), comprime fortemente la quantità totale di azoto al campo e offre un essenziale contributo alla riduzione del rischio nitrati. In questo senso, l’utilizzo del digestato quale fertilizzante equiparabile a quelli chimici propone un nuovo paradigma di sviluppo per una zootecnia ancora più sostenibile e complementare a efficienti forme di conduzione del suolo.

Con il progetto Fer-Play si intende, quindi, approfondire la conoscenza di tali prodotti per poterli poi anche portare all’attenzione delle istituzioni competenti perché ne facilitino, a livello normativo, l’adozione. In tale percorso, il progetto prevede anche il coinvolgimento degli utilizzatori finali dei fertilizzanti, ovvero gli imprenditori agricoli: in questa prima fase, raccogliendone le opinioni generali attraverso un questionario disponibile al link https://forms.office.com/e/ZRk3BBrikD; più avanti nel progetto, presentando loro i risultati raggiunti e ascoltando le aspettative, le barriere, gli incentivi che potrebbero influenzare l’adozione di tali prodotti.

Ulteriori informazioni sul progetto, che terminerà nel febbraio 2025, è possibile consultare il sito web https://fer-play.eu/ .

Questo progetto ha ricevuto fondi dal programma di ricerca e innovazione dell’Unione Europea, Horizon Europe, nell’ambito dell’accordo di sovvenzione Nr. 101060426.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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