Foreste: la Commissione Ue annuncia una legge per il monitoraggio
Conoscere per cambiare. E quello che la Commissione Ue si propone di fare con una legge sul monitoraggio del patrimonio forestale europeo, annunciata il 22 novembre, e finalizzata a consentire agli Stati membri, ai proprietari e ai gestori forestali di rafforzare la resilienza delle foreste, definite “ un alleato essenziale nella lotta contro il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità” e per favorire lo sviluppo delle aree rurali e della bioeconomia. Si parte da una considerazione: lo stato di salute delle foreste attualmente non è buono. La legge introdurrà la mappatura e localizzazione delle unità forestali. Secondo la Commissione un miglior monitoraggio è considerato un intervento fondamentale nell’azione che punta a rendere le foreste più resistenti agli attacchi dei parassiti, alla siccità e agli incendi, valorizzandone la funzione di “pozzi naturali di carbonio”. Attualmente, secondo la Commissione, le informazioni disponibili sullo stato delle foreste e sull’uso delle risorse e dei servizi forestali sono sparse e incomplete, con dati obsoleti e lacunosi. L’obiettivo è creare una “governance forestale integrata” che punti anche a vantaggi economici. Le foreste che forniscono materie prime, dal legno agli alimenti alle piante medicinali, sono alla base di filiere che attualmente danno lavoro a 4,5 milioni di persone. Solo il valore della fornitura del legno è stato stimato nel 2021 pari a 16 miliardi. La nuova legge si propone di sostenere in questo settore le piccole e medie imprese e le start up innovative. Infine, la proposta intende spingere sull’attuazione di altre normative fondamentali, dal regolamento Lulucf alle direttive Habitat e Uccelli fino al regolamento sulla deforestazione. La Commissione ha pubblicato anche un rapporto sugli incendi boschivi non solo in Europa, ma anche in Medio Oriente e Nord Africa. Nel 2022 sono andati in fiamme nella Ue quasi 900.000 ettari di terreno. Il 96% degli incendi sono causati dall’uomo, ma sono le condizioni ambientali ad aggravare i danni. Quest’anno finora sono stati distrutti 500mila ettari e oltre al grande incendio in Grecia, eventi critici si sono verificati anche in Portogallo, Spagna e Italia. |
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