il Punto Coldiretti

La corretta nutrizione degli insetti impollinatori può contenere gli effetti negativi dei fitofarmaci

La presenza di molte specie floreali riduce l’impatto dei fitofarmaci sulle api. E’ quanto emerge dal progetto Pan europeo Poshbee sulla valutazione, monitoraggio e mitigazione dei fattori di stress che incidono sulla salute delle api, al quale ha partecipato anche Coldiretti, con il supporto di Ager, per la misura di divulgazione dei risultati. Una delle sperimentazioni condotte dal progetto ha studiato gli effetti dei prodotti fitosanitari di sintesi chimica e la loro interazione con altri fattori di stress sulle api nelle serre ed in pieno campo.

In due esperimenti separati in serra, gli effetti dei prodotti fitosanitari sulle api sono dipese dalle quantità di specie floreali presenti. Si evidenzia, in merito, che le risorse floreali hanno differenti proprietà nutrizionali che influenzano il processo di disintossicazione degli impollinatori dai prodotti fitosanitari. Inoltre, la presenza di molte specie floreali ha dimostrato che consente di avere una maggiore produzione della prole nelle api solitarie come l’Osmia e nello sviluppo dei bombi.

Nell’esperimento condotto, le api solitarie come Osmia bicornis esposte al formulato Sivanto (insetticida a largo spettro) a base di flupyrafiforone e allo stress nutrizionale ha ridotto la produzione della prole, l’attività di volo, la durata del volo, la frequenza di presenza sui fiori, ma solo quando Sivanto è stato applicato sul grano saraceno.

In un altro esperimento, i bombi sono stati esposti al fungicida Amistar a base di azoxystrobin in presenza della specie floricola Facelia. Gli effetti sono stati una riduzione della crescita della colonia con la nascita di pochi maschi. Sul grano saraceno e in ambiente chiusi con la presenza di mix floreali non è stato osservato rilevato alcun effetto del fungicida Amistar.

Tali risultati dimostrano che l’interazione tra nutrizione e prodotti fitosanitari è evidente. Questa interazione potrebbe dipendere dalle specie di api, da come hanno vissuto fino a quel momento eda come si sono nutrite. Ricorrendo a diverse ed abbondanti specie floreali, gli effetti negativi dei prodotti fitosanitari possono essere limitati.

La ricerca è proseguita ed ha individuato gli effetti negativi di due prodotti fitosanitari sui bombi, ma non sulle api mellifere o su quella solitarie come l’Osmia.

Per quanto concerne specificatamene l’uso in serra di Amistar (a base di azoxystrobin) come l’insetticida Closer ( a base di sulfoxaflor) questi hanno ridotto la presenza dei bombi sui fiori e la crescita della colonia di questi ultimi, mentre non sono stati rilevati effetti negativi derivanti dall’uso di entrambi i prodotti fitosanitari sulle api solitarie Osmia o sulle api mellifere
Altro risultato derivante dalle ricerche condotte nell’ambito di Poshbee, evidenzia che non esiste un effetto interattivo tra l’insetticida Closer ed il fungicida Amistar. Tali effetti non sono stati rilevati in nessuno studio condotto nelle serre sia per quanto concerne le api mellifere che i bombi e le api solitarie Osmia. Ciò significa che non ci sono indicazioni per affermare che il fungicida Amistar aumenta la tossicità dell’insetticida Closer e viceversa.

I risultati ottenuti dalle sperimentazioni sopra riportate evidenziano che gli impatti negativi sugli impollinatori sono presenti o assenti a seconda del tipo di alimentazione e degli ambienti in cui vivono i bombi, le api mellifere e quelle selvatiche per sono diversi gli effetti in serra o in pieno campo così come rispetto alle diverse specie alle quali appartengono.

Il progetto POSHBEE è finanziato dal programma di ricerca e innovazione dell’Unione Europea Orizzonte 2020 con contratto nr.773921. L’articolo rispecchia l’opinione dell’autore e la Commissione non è responsabile delle informazioni contenute.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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