il Punto Coldiretti

L’agricoltore è il custode dell’ambiente

Le attività agricole, ampliate dalla Legge di orientamento del 2001, sono ulteriormente valorizzate. Sotto l’ombrello della multifunzionalità infatti la legge assegna espressamente un nuovo ruolo dell’agricoltore, quello di “custode dell’ambiente e del territorio”.

A stabilirlo è la legge n. 24 del 28 febbraio 2024. Un altro tassello importante nella costruzione della nuova agricoltura sostenuta dalla Coldiretti che anche su questo fronte è stata in prima linea. Non più dunque solo un generico riconoscimento della funzione di presidio e tutela dell’habitat esercitata dall’agricoltore.

Si compie un significativo passo in avanti: l’agricoltore può diventare, infatti, “interlocutore” qualificato delle pubbliche amministrazione per quanto riguarda la gestione del territorio. La legge individua il requisito che consente il riconoscimento di “custode” a imprenditori agricoli (singoli   o   associati) che   esercitano l’attività agricola secondo quanto prevede l’articolo 2135 del Codice civile e alle società cooperative del settore agricolo e forestale.

Il requisito richiesto è  che si occupino  di  manutenzione   del   territorio   attraverso   attività   di sistemazione,  di  salvaguardia  del  paesaggio  agrario,  montano  e forestale e di pulizia del sottobosco, della cura  e  mantenimento dell’assetto idraulico e idrogeologico e difesa  del  suolo  e  della vegetazione da avversità atmosferiche e incendi boschivi, custodiscano la biodiversità rurale e cioè la conservazione e valorizzazione delle varietà colturali locali, che siano impegnati nell’allevamento di  razze  animali  e  coltivazione  di  varietà vegetali locali e tutelino prati polifiti,  siepi, boschi, api  e altri insetti impollinatori,  difendano formazioni  vegetali  e  arboree monumentali, contrastino l’abbandono delle aree agricole, il dissesto idrogeologico e il consumo del suolo.

La nuova normativa prevede che l’agricoltore-custode dell’ambiente e del territorio possa svolgere operativamente questa funzione supportando lo Stato, le Regioni, le Province autonome nelle azioni di tutela e salvaguardia dell’ambiente e dell’ecosistema. E’ possibile siglare accordi e protocolli finalizzati anche a realizzare opere di protezione di coltivazioni e allevamenti. 

Viene, quindi, ripreso e rafforzato quanto già disposto dalla legge di Orientamento che consente alle pubbliche amministrazioni di siglare contratti di collaborazione e convenzioni con gli imprenditori agricoli per interventi di sistemazione e manutenzione del territorio, salvaguardia del paesaggio e mantenimento dell’assetto idrogeologico.

La legge di Orientamento, infatti, ha ”aperto” a contratti di appalto con gli imprenditori agricoli, per la manutenzione del territorio in deroga alle normative in vigore  fissando però dei limiti agli importi:50mila euro per le imprese individuali e 300mila per quelle in forma associata.

Gli enti pubblici possono anche prevedere criteri di premialità tra i quali la riduzione di tributi in favore degli agricoltori “custodi” iscritti nell’elenco che deve essere istituito da regioni e province e che svolgano attività di presidio del territorio e degli allevamenti. La legge n. 24 prevede anche la promozione della nuova figura con interventi ad ampio raggio.

Si va dalla istituzione della Giornata nazionale dell’agricoltura (seconda domenica di novembre) a manifestazioni pubbliche, iniziative didattiche fino al coinvolgimento del servizio pubblico radiofonico per dedicare spazi mirati.

E infine un premio “DE Agri cultura” riservato ad agricoltori che si sono distinti per la produzione di beni di elevata qualità o per l’impiego di strumenti di innovazione tecnologia o di tecniche di coltivazione integrata o che presentino progetti in grado di rivisitare in chiave creativa e innovativa la cultura tradizionale agricola.

Si tratta di principi su cui la Coldiretti ha impostato la sua strategia e cioè valorizzazione dei sistemi produttivi di qualità, sostenibili e rispettosi dell’ambiente affiancati dall’innovazione per rendere sempre più competitiva la produzione italiana e garantire un reddito adeguato agli agricoltori anche grazie al supporto delle attività connesse per attrarre così un numero crescente di giovani.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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